06.02.08
Croda Rossa
Oggi.
Posted by Peter Kowalsky at 19:03 | Comments (0)
30.01.08
Coldai
Era meglio stare a casa.
Posted by Peter Kowalsky at 18:22 | Comments (0)
25.10.07
AbilitÃ
Vidi vincere per la prima volta gli All Blacks all'Athletic Park un anno dopo, contro i Lions. Mi sedetti sulla sponda ovest, una collina dal pendio ripido che trasudava fango. Ero accalcato con migliaia di altri spettatori, tutti ammassati insieme cercando riparo da un vento tagliente e da acquazzoni che cadevano obliqui. Più o meno quando la partita stava per iniziare sentii il bisogno incontrollabile di urinare. Ma andare al gabinetto significava rinunciare all'eccellente posizione quasi in cima al pendio e di fronte alla linea mediana del campo. E' il posto migliore da cui guardare una partita di rugby, e io lo avevo conquistato solo arrivando alle prime ore del mattino. Non avevo altra scelta. Di nascosto tirai giù la lampo dei pantaloni e lasciai uscire un dolce, controllato flusso di pipì sul cappotto di gabardine dell'ignaro ragazzo dello Scots College seduto davanti a me.
Spiro Zavos, L'arte del rugby, Einaudi.
Da provare anche: in chiesa durante la messa della domenica; in coda alla mensa dell'università ; ai seggi delle prossime elezioni politiche.
Posted by Peter Kowalsky at 14:20 | Comments (0)
21.10.07
Prà dis (foliage)
Oggi.
Posted by Peter Kowalsky at 20:51 | Comments (0)
13.10.07
Triglav (foliage)
Oggi.
Posted by Peter Kowalsky at 23:32 | Comments (0)
10.10.07
Val Montanaia (foliage)
Oggi.
Posted by Peter Kowalsky at 22:21 | Comments (0)
24.08.07
Rufus
Posted by Peter Kowalsky at 12:05 | Comments (0)
12.06.07
Peccato che i caprioli siano astemi
Quale altro posto per festeggiare i tuoi cinquanta in assoluta totale solitudine? Sotto il Campanile, in una giornata che chiama pioggia e caprioli.
Update: peccato che siano camosci! (grazie Angelo ;-)
Posted by Peter Kowalsky at 23:30 | Comments (0)
07.06.07
Pla tani
Forse ho esagerato.
Posted by Peter Kowalsky at 06:36 | Comments (0)
10.05.07
Libero!
Quasi un mese senza aggiornare il mio blog e di più senza guardare gli altri... Cazzo, sto davvero bene!
Posted by Peter Kowalsky at 21:02 | Comments (0)
30.01.07
K2 (senza tante storie)
Dimmi: Apache Crossfire o Moto Cross?
Posted by Peter Kowalsky at 13:47 | Comments (0)
23.01.07
Snow report
I siti meteo che consulto per la montagna, specialmente in inverno, sono i soliti: ARPAV Dolomiti, OSMER FVG, Meteo Alpin e Meteo Provincia Bolzano-Alto Adige.
Oggi ne aggiungo uno che ho trovato formidabile perché fornisce il report con le informazioni sulla neve in tutti i continenti, ad esempio ad Antillanca in Cile, a Ras Dashen in Etiopia o a Whakapapa in Nuova Zelanda.
Il sito è gallese e si chiama Snow Forecast.
Oltre a una quantità enorme di informazioni, fornisce per ogni località i dati meteo (neve, temp, vento, ecc.) alla partenza degli impianti, a metà e in cima!
Posted by Peter Kowalsky at 06:42 | Comments (0)
16.01.07
Click
Cosa ti spinge a comprare una corda nuova e a scrivere solo due righe per tuo figlio che non sa ancora nemmeno leggere e che non vedrai più?
Posted by Peter Kowalsky at 16:51 | Comments (0)
21.12.06
Goog Morning
Adesso.
Posted by Peter Kowalsky at 07:12 | Comments (0)
02.12.06
Vizio o virtù?
Non ho più neanche voglia di scrivere qua. Sono troppo smonato. La prova? Appena posso vado da Vizio Virtù.
Oggi i miei trigliceridi hanno scioperato dopo che ho fatto fuori un intero vasetto di crema alla gianduja.
Posted by Peter Kowalsky at 22:05 | Comments (0)
21.11.06
Aspettando la neve
A volte hai bisogno di scappare. Girare per le montagne sotto la pioggia. Incontrare solo camosci. Dormire in qualche casera. Da solo o con un paio di amici. Dimenticarti le provviste, ma non le bottiglie. Fare legna e scaldarti col fuoco. Sfracellarti le gambe scendendo per i boschi. Senza incontrare nessuno, se non camosci. Mentre le nubi ricoprono tutto.
Foto: Malga Alvis, val Canzoi, qualche notte fa.
Posted by Peter Kowalsky at 15:10 | Comments (0)
12.11.06
Jackomine's Jubilee
E' già introvabile. E su Ebay la trovi a non meno di 50 euro.
La t-shirt dei cinquant'anni di uno dei più forti free-rider delle dolomiti. Che ha solo la sfortuna di non essere nato almeno in gennaio!
Posted by Peter Kowalsky at 12:49 | Comments (0)
22.10.06
Panoramiche estive (propiziatorie all'inverno)
Dicono che l'estate sia finita, ma dalle temperature proprio non si direbbe. Allora per propiziare un rapido arrivo della neve in montagna, chiudo la porta all'estate con qualche foto di quest'anno. I pochi giri fatti da fine luglio a fine settembre, cancellando sostanzialmente quel cesso di agosto.
Quindi: vista dalla Forca Rosa (partendo dal rifugio Fuciade) verso il Civetta e verso la Marmolada, il rifugio Vajolet e le Torri del Vajolet, il lago D'Antermoia,
vista sul Sella tornando dal rifugio D'Antermoia, quel che resta delle Cinque Torri e delle Tre Cime di Lavaredo, vista sulle Tre Cime e sul Cristallo
dalla vetta del monte Specie, Cristallo e Croda Rossa, Crodarossa, e infine il Campanile di Val Montanaia.
Posted by Peter Kowalsky at 13:13 | Comments (3)
20.10.06
Il definitivo
Lo so, è una fissazione ormai. Mi sono convinto di avere bisogno d'aiuto. Altrimenti non so come finirà .
Sono alla ricerca continua del mio zaino, lo zaino definitivo. Continuo a comperare zaini, non so più quanti ne ho, credo ormai più di una decina (senza contare quelli da poche pretese usati soprattutto per brevi giri). Il vecchio Millet, un Ortovox, un Salewa, un North Face, un Invicta, un Quechaua, un Vaudè...
Ed ora questo!
Credevo di averlo trovato, quello definitivo, qulche anno fa' casualmente a Bergen, passando di corsa davanti a un negozio vicino alla stazione dei treni. Ma non ho avuto la prontezza di fermarmi e comperarlo. E sono sempre rimasto con l'immagine di quello zaino, di colre blu, potenzialmente il definitvo.
Per la cronaca: l'ultimo acquisto, quello della foto, è l'Alpinextrem Racer 25, solo 740 grammi. Non ancor testato. Ma lo so già . Non è il Definitivo!
Posted by Peter Kowalsky at 14:39 | Comments (0)
16.10.06
Lentius
Slow Food mi ha insegnato a mangiare. Con Il Terzo Anello sto imparato a leggere. Ed ora forse posso imparare a camminare. Leggendo Il manuale del camminare lento (Alessandro Vergari).
E poi magari finirà che mi iscrivo ai Copassis di mont...
Posted by Peter Kowalsky at 15:02 | Comments (0)
09.10.06
La casa ideale
L'ho trovata.
Ecco la mia casa ideale. In estate e in inverno.
Un po' isolata. Senza giornali e tv.
E senza Prodi, Visco e Bersani.
Posted by Peter Kowalsky at 15:11 | Comments (0)
02.10.06
Voce interiore
Ero sempre riuscito a trattenermi in tempo. Da tanti anni volevo tornarci, ma alla fine ascoltavo una voce interiore. Che mi diceva che erano luoghi ormai sconsacrati. E non ci andavo. Stavolta invece ho atteso che la stagione fosse conclusa (!) e non ho voluto ascoltare la solita voce.
E così mi sono trovato al rifugio Auronzo, in mezzo a una moltitudine di tedeschi e veneziani, quasi tutti con bastoncini da trekking, qualcuno addirittura con camel-bag. E a coppie con il casco della moto sotto al braccio, ciclisti in MB, anziani e bambini. E un gran vociare come colonna sonora.
E, giustamente, la punizione attesa: nebbia. O meglio, tutte le nuvole si concentravano sulle Tre Cime di Lavaredo nascondendole completamente.
Sono salito sul ghiaione fin sotto la Piccola, e sono rimasto lì, nascosto anch'io dalle nubi, in attesa di qualcosa. L'unica cosa che succedeva era qualche sasso che cadeva e il vociare della gente, amplificato dalla nebbia.
Tempo perso. Solo alla fine, poco prima di andarmene, sono apparse in tutta la loro superbia.
Posted by Peter Kowalsky at 06:52 | Comments (0)
29.09.06
Anti-stress
Sono ore di tensione, in attesa che questa banda di geni si decida a fare ulteriori danni, dopo quelli di luglio e agosto, pigliando per il culo senza ritegno.
Nel frattempo uso l'anti-stress che mi è stato appena regalato: una trottolina in legno così perfetta che ruota all'infinito.
Come qualcos'altro in questo momento...
Posted by Peter Kowalsky at 14:47 | Comments (0)
27.09.06
Vendemmia
Ogni volta che andiamo sul Carso a trovare Edi Kante, torno a casa con una domanda alla quale - nemmeno nei giorni seguenti - riuscirò a dare risposta: ma quante bottiglie abbiamo bevuto?
La scorsa settimana ci siamo dedicati - tra l'altro - a diverse magnum del brut KK, stavolta vinificato da uve di malvasia.
E siccome siamo capitati in piena vendemmia, all'imbrunire ci è stato chiesto di dare una mano per ultimare una piccola vigna. Una giusta punizione. Che mi ha fatto però apprezzare ancora di più quello che avevo bevuto. Grazie Edi.
Posted by Peter Kowalsky at 16:43 | Comments (0)
04.09.06
Visioni
Tre Cime di Lavaredo, ieri sera dalla vetta del monte Specie.
Posted by Peter Kowalsky at 17:19 | Comments (0)
02.09.06
Avvertenze
"Poiché le informazioni contenute in una guida escursionistica, considerati i tempi frenetici odierni, sono soggette a continue modifiche, non ci si assume alcuna responsabilità in merito alla loro esattezza."
Nella legenda delle guide Kompass
Posted by Peter Kowalsky at 07:24 | Comments (0)
16.08.06
44° 37.287N 014° 14.003E
Pare che Quarnaro, il golfo tra l'Istria e le prime isole della Croazia, significhi "divoratore di carne" (Carnaro).
Non lo dimenticherò facilmente. Il vecchio motoscafo di 8 mt.in legno sul quale viaggiavo di ritorno dalle isole Incoronate è affondato nel giro di quattro, cinque minuti al massimo, al largo (per fortuna non in mare aperto) dell'isola di Unije. Così, senza alcun preavviso. Pare per un cedimento strutturale. Il tempo di richiamare l'attenzione di un gommone (per fortuna) non molto distante. Il tempo di puntare il più possibile verso la costa, buttare l'ancora con la speranza di recuperare in seguito lo scafo, indossare i salvagenti, lanciare solo qualche sacca con documenti e poco altro al gommone che si era avvicinato e... buttarsi in mare.
Difficile dimenticare l'immagine dell'acqua che invade sempre più prepotentemente lo scafo, gli oggetti che galleggiano, gli sguardi dei compagni di sventura, la sensazione di impotenza.
E buttarsi in acqua, con il mare forza 4, e avere l'idiozia di prendere la sacca nella quale tenevo i libri portati in viaggio, nuotando con un braccio sollevato.
Vedere poi dal gommone lo scafo ormai completamente sommerso, mentre ci portano al porticciolo di Unije, sbarcarvi da quasi veri naufraghi, solo col costume da bagno e poche altre cose, in un paese senza capitaneria, senza bancomat, senza niente se non un bar.
Bè, nel complesso è una sensazione del cazzo!
Ringrazio Stefano ed Elena che ci hanno salvato, e Marino e Marta che il giorno dopo ci hanno riportato con la loro barca fino a Grado.
E ringrazio per la tempestività l'Ente Nazionale Croato, che appena sbarcato a Unije mi ha fatto pervenire questo sms: "Vip e Ente Nazionale Croato per il Turismo Le augurano buon soggiorno in Croazia. Per Tourist info chiami il numero 7799 (servizio a pagamento)".
Posted by Peter Kowalsky at 12:05 | Comments (0)
22.07.06
L'essenziale
Per qualche giorno mi sposto qui. Con l'essenziale.
Posted by Peter Kowalsky at 11:09 | Comments (1)
13.06.06
Laif is nau
Stasera appena rientro preparo una caraffa di spritz della Martinica e poi vado a fare cerchi nel grano (che neanche il Contadino ne ha mai visti di uguali!)...
Ingredienti per un buon spritz della Martinica:
- 4/6 rum agricole
- 1/6 zucchero di canna liquido
- 1/6 lime
Tanto ghiaccio.
Posted by Peter Kowalsky at 17:18 | Comments (1)
12.06.06
Lo zen e l'arte di mandare in mona la gente
Oggi avrei voluto andare qui per qualche ora di meditazione zen. In altre parole, non avevo voglia di vedere nessuno.
Invece, mi tocca andare in laguna, dove lo zen proprio non è di casa.
Mi rifarò tra breve. Se il campanile resta in piedi...
Posted by Peter Kowalsky at 12:12 | Comments (0)
15.05.06
Baseline
Facile, sicuro e terribilmente divertente...
Ieri ho perso (inutilmente) il pomeriggio per montarlo. E se queste istruzioni sono chiare, allora devo dare la colpa alle birre. Comunque se entro stasera non riesco a montarlo perfettamente, giuro lo metto su Ebay!
Posted by Peter Kowalsky at 10:39 | Comments (2)
19.04.06
Auspicio
Stasera leggerò nei tannici e corposi fondi di un Lagrein Dunkel 1999 per trovare risposta ad una fondamentale e ormai impellente domanda: è giunta l'ora di togliere il portasci?
Posted by Peter Kowalsky at 18:56 | Comments (3)
07.04.06
Ustioni
Piacevoli ustioni, oggi, in Marmolada...
Posted by Peter Kowalsky at 22:02 | Comments (2)
05.04.06
Free raid dog
Ultime uscite sulla neve, ma ce n'è ancora tanta (forse grazie alle Olimpiadi...). Tanta ma che non regge più. Ciaspe o meno, si sprofonda comunque.
Dalle parti della Val Venegia sovrastata dalla catena settentrionale delle Pale, domenica scorsa mi è capitato di vedere il primo cane free raid! Un piccolo cane grigio che seguiva il proprio padrone mentre scendeva dal Mulaz, eseguendo esattamente le stesse curve. Solo forse un po' più veloce. E quando il padrone si fermava, anche lui si fermava. Per poi ripartire insieme.
Semplicemente incredibile!
In alto le Pale dalla Val Venegia (esperimento seppia). Sotto il free raid dog che scende dal Mulaz (clicca per ingrandire).
Posted by Peter Kowalsky at 15:01 | Comments (1)
06.03.06
Silenzi
Ma la montagna non è spazi aperti, silenzio e solitudine? Cosa ci fa allora tutta questa gente? E soprattutto, perché urlano?
Pensavo a questo, standomene ai bordi di una pista neanche troppo affollata e volgendo lo sguardo all'orizzonte. Dove sto (stiamo) sbagliando? Ha allora davvero più senso il curling del carving?
Poi rimette tutto a posto, temporaneamente, l'essere capitato durante il Dolomiti Ski Jazz e avere assistito ad un concerto in quota (i Dirty Soul). A proposito, dov'era venerdì Francesca Bellino mentre scriveva questo articolo per Il Foglio?
La foto (clicca per ingrandire): in cima al passo Brocon, domenica sera, attendendo che riaprissero la strada interrotta da una slavina.
Posted by Peter Kowalsky at 14:06 | Comments (3)
28.02.06
AVVISO
Me ne vado qualche giorno. Carico sci e ciaspe. Poi, si vedrà cosa usare. L'importante è andare.
Colgo l'occasione per avvertire il postino che se al mio ritorno troverò la cassetta delle lettere piena di cartaccia sulle prossime elezioni, gli brucerò il motorino. Lo giuro.
Posted by Peter Kowalsky at 12:57 | Comments (1)
20.02.06
Lost in Sennes (Imbecillità 2)
Progettato per essere con te in qualsiasi momento, il Nokia 5140i è ideale per uno stile di vita attivo, offre utili funzionalità per le attività sportive.
Da Nokia.it
Se dici che il cellulare ti può salvare la vita, pensi ovviamente perché lo usi come telefono. Ma non è sempre così. A volte ti può aiutare, e davvero, per una delle sue tante funzionalità . Anche quando non c'è campo.
Sabato scorso decido con un amico di andare a fare una escursione in montagna. Ce la prendiamo con calma, come il solito, e partiamo a mezzogiorno, giusto quando comincia a nevicare. Siamo nella val Salata, dopo Cortina, e abbiamo in mente un giro in giornata di rifugi verso il Senes, compiendo un percorso circolare. Dopo più di due ore di cammino decidiamo di abbandonare il sentiero e tagliamo in costa per evitare di passare per il rifugio Sennes e ci dirigiamo verso il rifugio Fodara. Lo raggiungiamo (lo troviamo chiuso) che ormai la nevicata è diventata una tormenta di neve che ha cancellato tutte le indicazioni per proseguire completando il nostro anello verso il punto di partenza.
Ci sembra più prudente tornare indietro e rifare tutto il percorso al contrario anche se sono ormai le quattro di pomeriggio passate. Ci fermiamo solo il tempo di mangiare qualcosa in un punto riparato e ripartiamo. Arriviamo al punto dove avevamo tagliato in costa e, nonostante la neve abbia ricoperto in nemmeno un'ora le nostre tracce, decidiamo lo stesso di abbandonare il sentiero per accorciare la strada e raggiungere prima l'altro sentiero. Sono ormai le cinque e comincia a fare buio. E continua a nevicare e c'è nebbia. Per completezza potrebbe mancare solo la slavina. Il tempo passa e non troviamo l'altro sentiero. Ormai sono le sei passate ed è proprio buio. Si cammina lentamente affondando nella neve fresca e sprofondando nei mughi completamente ricoperti.
Ad un certo punto realizzo chiaramente una cosa: ci siamo persi. Impossibile orientarsi. L'unica via di uscita è ritornare indietro seguendo le nostre tracce, finchè ci sono. Mi viene un attimo di scoramento pensando che ci vorrà almeno un'altra ora per tornare al sentiero. E comincio ad essere stanco, mi accorgo che le forze sono davvero ridotte. Mi balena anche l'idea di chiamare soccorso (!) ma non c'è assolutamente campo, i cellulari non prendono. Niente, l'unica cosa è risalire ma ormai è giunta la sera e non si vede nulla. Come se non bastasse la tormenta è aumentata ed anche la nebbia.
Non si riesce ormai a scorgere le tracce appena lasciate sulla neve. Il senso di smarrimento è totale. Per fortuna il mio compagno di sventura tira fuori il suo Nokia 5140 e accende la torcia incorporata di cui è dotato! La luce è sufficiente per vedere bene le tracce e con grande fatica risaliamo. Dopo più di un'ora arriviamo al sentiero e da lì raggiungiamo il rifugio Sennes. La sua luce da lontano è rassicurante. Entriamo che sono le otto di sera in punto.
Lì dentro stanno cenando. Ci avviciniamo al bancone, siamo completamente coperti di neve. E qui la follia. Invece di qualcosa di caldo, chiedo se ci possono imprestare una torcia elettrica per tornare giù fino alla macchina (circa 3 ore di cammino).
Ci sconsigliano. E soprattutto un'occhiata al menù ci convince: Wiener Schnitzel con patate arroste.
Finisce che decidiamo di dormire lì, non prima di una estenuante partita e scacchi.
E il giorno dopo, all'alba ci appare una visione totalmente diversa dalla sera prima:
Non nevica più e la luce è nitida, tutto è immobile, quasi surreale.
Lasciamo il rifugio per primi, godendoci la neve vergine e il silenzio assoluto. Tutto sembra intatto e quasi spiace lasciare delle orme. Ma in realtà alcuni camosci ci hanno già preceduto. Abbiamo fatto bene a fermarci e il rifugio Sennes merita più di una veloce sosta.
Altri momenti durante la tormenta di neve (qui, qui e qui), e il mattino dopo (qui, qui, qui e qui).
Posted by Peter Kowalsky at 14:53 | Comments (3)
06.02.06
Museo delle Nuvole
Ieri tutto il dì a ciaspolare. Con quel po' di borino giusto per scompigliarti i pensieri. A goderti il panorama a 360° in cima al monte Rite, dove su un vecchio forte della prima guerra mondiale esiste ora il Museo delle Nuvole, voluto da Reinhold Messner.
Ieri però, nemmeno una nuvola (ed il museo era ovviamente chiuso).
Posted by Peter Kowalsky at 15:02 | Comments (0)
23.01.06
Certificato veterinario
Questo cane - che non risponde al nome di Karen - ieri si è ammutinato, una volta raggiunto l'arrivo, 800 mt. di dislivello con le ciaspole (in effetti lei era senza ciaspole). Siamo ritornati che ormai era quasi buio.
E oggi si è sottoposta a visita veterinaria e mi ha fatto recapitare un certificato dal veterinario suo amico: dieci giorni di riposo.
E' tutto chiaro: domenica prossima vuole starsene a casa.
Posted by Peter Kowalsky at 23:29 | Comments (0)
16.01.06
Ciaspe
Giornate ideali per usare le cisape. Ieri verso Casera Tragonia, vicino Forni di Sopra, nella Repubblica Libera della Carnia.
Posted by Peter Kowalsky at 14:42 | Comments (1)
10.11.05
Premio
Non fumo da un anno. Cioè da 18.250 sigarette (e svariate dozzine di Toscani). Dovrei meritarmi un premio.
Ma cosa?
Posted by Peter Kowalsky at 15:39 | Comments (5)
17.10.05
Oroscopo
Bilancia
Ci sono areee del mondo ancora inesplorate - per esempio in Antartide, in Nuova Guinea e in Amazzonia - ma ogni metro quadrato dell'Europa e del Nord America è stato cartografato, giusto? Sbagliato. Dick McDermott, un escursionista di 92 anni, ha scoperto recentemente una cascata in California, alta più di cento metri. La cascata non è sulle mappe e nemmeno le guardie forestali della Whiskeytown National Recreation Area la conoscevano. Prevedo che presto avrai il piacere di fare anche tu una scoperta simile, Bilancia. La zolla di terra che pensavi di conoscere come le tue tasche rivelerà delle meraviglie nascoste.
L'oroscopo di Rob Brezsny, Internazionale.
Posted by Peter Kowalsky at 08:27 | Comments (0)
19.09.05
Campanili e innamoramento
Ho fatto bene a fidarmi, lo scorso fine settimana, delle previsioni meteo di Sky Meteo 24 (a proposito, è vero che dopo l'annunciatrice di lingua spagnola che vomita le vocali ne arriverà una cinese che parlerà solo cinese?) e ho fatto bene ad usare l'auto invece della moto per un giro nell'appennino reggiano. E vista l'acqua che è caduta tra sabato e domenica, l'ho considerato una specie di "perlustrazione" con occhi motociclistici per una prossima visita. Appennino reggiano e monaci tibetani, andando a Canossa (ma questa è un'altra storia).
Ed ho fatto ugualmente bene, la scorsa settimana, a fidarmi delle previsioni meteo per giocarmi (probabilmente) l'ultima giornata veramente estiva, andando in montagna.
Per andare in un posto che non conoscevo perché l'avevo sempre snobbato, sbagliando, essendo nelle dolomiti friulane e non in quelle ben più ricche occidentali.
E così finora avevo perso un angolo di mondo veramente magico, imperdibile e indimenticabile.
Sto parlando della val Montanaia e dello stupefacente campanile che ne prende il nome.
Dovevo rimediare. E l'ho fatto talmente bene che non avrei più voluto scendere.
Uno dei più bei campanili che abbia visto, che sale isolato al centro di un anfiteatro di cime e guglie. Grandioso!
Per avere un'idea del colpo d'occhio, andate a vedere su Sentieri Natura e nel menù "panorami" cercate quello del campanile di val Montanaia.
E poi capisci che c'è qualcuno, come Mauro Corona, che ci si è arrampicato 161 volte!
Nelle foto (clicca per ingrandire) il campanile di Val Montanaia dal bivacco Perugini
Posted by Peter Kowalsky at 18:23 | Comments (0)
11.09.05
Oroscopo
Toro
Dalla finestra del mio ufficio vedo un cespuglio di more che stanno maturando. E da venti minuti un passero sta studiando il modo migliore per mangiarsele. Prima ha provato a poggiarsi sui rametti sottili del cespuglio, ma dopo qualche tentativo ha capito che non avrebbero retto. Allora ha cambiato strategia: scende quasi in picchiata e afferra una mora alla volta, e poi si va a posare sul ramo di un melo lì vicino per mangiare in pace. Ha fatto così una decina di volte. Ti raccomando di usare lo steso atteggaimento, Toro. Secondo la mia analisi astrologica, non riuscirai a goderti i tuoi premi sul posto. Dovrai strapparli, volare via e assaporarli lontano. E, come il passero, ogni tanto dovresti tornare indietro a fare rifornimento.
L'oroscopo di Rob Brezsny, Internazionale.
Posted by Peter Kowalsky at 19:47 | Comments (0)
22.08.05
Oroscopo
Sagittario
Secondo la mia analisi dei segni astrologici, è il momento ideale per metterti il tuo vestito migliore e andare a pulire i gabinetti in una colonia di lebbrosi in India. Oppure per massaggiare i piedi a qualcuno che lavora in un impianto di eliminazione dei rifiuti, o ancora per cantare, sorseggiare champagne e giocare a carte con i pazienti di un ospedale psichiatrico. Dopo un'avventura del genere saresti perfettamente in sintonia con il tuo destino più probabile. Ti sembrano proposte eccessive? Allora immagina delle alternative più adatte a te: se vuoi continuare a fare lavori estenuanti che servono solo agli altri, cerca di raccogliere tutte le tue energie e il tuo senso di generosità .
Avevo sempre saltato a piè pari l'oroscopo di Rob Brezsny pubblicato su Internazionale (come tutti gli oroscopi dei giornali), ma sull'ultimo numero mentre ero in nave ho finito per leggerlo ed ho scoperto che è semplicemente stupendo! Rob Brezsny è geniale.
Alla fine mi sono deciso a fare quello che da anni non mi decidevo a fare: mi sono abbonato a Internazionale...
Posted by Peter Kowalsky at 10:04 | Comments (1)
07.02.05
Bestemmiando
Il Pelmo è infuocato dal sole come una piramide egizia al tramonto. Sotto, le piste di sci sono ormai in ombra, nel pomeriggio che sta per finire. Sto facendo una delle ultime risalite e scorgo giù un ragazzo (o forse una ragazza, non saprei, ha il casco dal quale escono dei capelli biondi) che sta sciando da dio. Salta sulle cunette e atterra con grande sicurezza. Solo che è senza una gamba. Ma scia davvero da dio, anche con un solo sci (e non parlatemi di Miller, cazzo!), con un misto di gioia e di cattiveria, e rapidamente scompare alla vista.
Non so se piangere o bestemmiare. O tutte e due. Perché penso istintivamente alla tremenda voglia di vivere di questa persona e non posso non paragonarla con quella insulsa di coloro, e sono davvero tanti, che hanno tutto ma si trascinano una vita che non meritano.
Mi è passata completamente la voglia di sciare. Scendo solo per andare giù a riprendere l'auto. Bestemmiando.
Posted by Peter Kowalsky at 18:50 | Comments (2)
10.11.04
Prima settimana
Una settimana senza fumare. Cazzo! Mi sembra una eternità . Dopo quasi 30 anni di sigarette a ormai 2 pacchetti al giorno, una settimana fa ho deciso di smettere. Senza un motivo apparente, semplicemente per la prima volta mi son detto basta.
Da solo sapevo che non ce l'avrei mai fatta, vista la totale dipendenza. E così escludendo subito questa terapia...) sono andato, insieme ad altri tre amici che volevano liberarsi dalla schiavitù della nicotina, da un medico che prometteva di aiutarti a smettere senza crisi di astinenza. La tecnica è la riflessoterapia ("Il segreto è stimolare in brevissimo tempo il cervello a produrre endorfine in quantità elevata. La riflessoterapia applicata da me consiste nella stimolazione del nervo auricolo-temporale esattamente nel suo recettore. Solo se stimolato nel punto esatto il nervo conduce la stimolazione al cervello inducendolo a produrre un aumento di endorfine" sta scritto sul depliant del medico...). E così con un'oretta di elettrostimolazione, agopuntura e laser (e secondo me anche tanta suggestione), sono riuscito ad arrivare alla prima settimana senza neanche un tiro e senza nessuna crisi di astinenza importante. Incredibile!
Istintivamente a volte cerco il pacchetto, anche non solo per fumare ma perché avevo l'abitudine di appiccicarci una serie di post-it con gli appunti più urgenti.
Ma una settimana fa, tornato a casa dal trattamento, ho messo in un sacchetto tutti i pacchetti che avevo in casa e in macchina, compresi i toscani e il tabacco da sigarette, e l'ho fatto sparire.
Tutto è partito da un sacchetto ed era giusto che finisse nello stesso modo.
Da ragazzo infatti ho cominciato a fumare di nascosto, come tutti credo. All'epoca le sigarette le vendevano anche "sciolte" ed esistevano marche di sigarette dai nomi esotici via via scomparse (Turmac, Macedonia e tante altre che ora non mi vengono in mente...). Io le volevo provare tutte, così acquistavo pacchetti di tipi diversi, che tenevo in un sacchetto di plastica nascosto ai piedi di un albero in campagna appena fuori città e passavo ore a provare i vari tipi di sigarette.
Il sapore di quelle prime aspirate non l'ho più sentito, dopo un po' diventa solo tossicodipendenza.
E come previsto da questo medico, una volta smesso di fumare ho automaticamente ridotto i caffè da 10 a 3/4, sostituiti da una sostanza che crea ancora più dipendenza della nicotina: il tè. Ormai non vado in giro se non ho con me il mio bollitore d'acqua elettrico e qualche bustina di earl grey. Brutta bestia il tè.
Posted by Peter Kowalsky at 21:21 | Comments (0) | TrackBack
09.10.04
Tempo moscio
Ho voglia di freddo e neve.
Di tirar fuori gli sci.
E di gulash e patate.
Posted by Peter Kowalsky at 10:17 | Comments (0) | TrackBack
27.09.04
Fuori dal mondo
Era una dei posti dove più mi piaceva rifugiarmi, di tanto in tanto, per staccare la spina. Ci sono passato qualche giorno fa, alla Locanda Laudomia a Montemerano, e ho trovato che la gestione è cambiata e la locanda è stata divisa dal ristorante. Grande delusione.
In compenso ho scoperto un nuovo posto, da quelle parti, ancora più unplugged: La Capitana. Ci arrivi percorrendo una strada sterrata e lì, in cima alla collina dove si trova la casa, lo sguardo si perde fino al Giglio, Montecristo e l'Elba. Il primo impulso è di prendere il cellulare e gettarlo giù dalla collina...
Posted by Peter Kowalsky at 09:19 | Comments (0) | TrackBack
01.09.04
Francia - Italia = Nepal
Dodici immigrati clandestini nepalesi uccisi come cani ieri in Iraq, senza che nessuno per giorni se ne sia occupato. In Italia per Baldoni si è fatto qualcosa di più, forse solo chiacchiere. In Francia per i due reporter si sono mossi tutti.
Voglia di staccare la spina.
Posted by Peter Kowalsky at 12:09 | Comments (0) | TrackBack