19.03.07
Iena ridens
Non riesco più a vedere Le Iene. Non per il programma in sé, che è sempre godibile.
Quanto per la presenza di Ilary Blasi e della sciocca risata che la contraddistingue. L'ostentazione della sua gravidanza è una offesa per tutte le donne incinte che devono lavorare lo stesso, magari in fabbrica.
E che la sera in TV devono sopportare la pochezza di questa donna pagata per lavorare in gravidanza quando qualunque altra donna davvero lavoratrice ne farebbe volentieri a meno.
Posted by Peter Kowalsky at 23:42 | Comments (0)
10.11.06
Gli scarponi e i tacchi a spillo
Quando lo hanno annunciato, è apparso esattamente come te lo aspetti: bandana, maglietta senza maniche e scarponi.
La prima apparizione in tv di Mauro Corona è stata poco fa' alle Invasioni Barbariche a LA7 (su questo canale - ha detto - perchè al suo paese non lo si prende). Una presenza memorabile quella di Corona per la televisione. Un contrasto formidabile tra quest'uomo e la donna che aveva davanti. Mondi totalmente diversi.
E scommetto che Daria Bignardi abbia imparato di più in questa mezzora di intervista che in tutte le sue fottute università .
Comunque, almeno dalle domande poste, si è anche capito che I fantasmi di pietra non l'ha letto. Forse appena sfogliato. Troppo duro. Pietre, appunto, poco adatte ai tacchi a spillo.
Posted by Peter Kowalsky at 23:51 | Comments (0)
13.10.06
Veltroniadi
In fin dei conti è una festa. Quindi prima di tutto è fondamentale invitare un po' di nomi noti. E poi assegnare subito un premio alla carriera. Ci vuole davvero fantasia! Poi, viene il cinema.
Comincia domani Cinema - Festa Internazionale di Roma.
Forse merita andarci solo per vedere in anteprima (di pochi giorni in verità ) Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan, con Sacha Baron Cohen.
Sito (quasi) ufficiale, trailer e sito non ufficiale.
Sono tutti pazzi furiosi.
Posted by Peter Kowalsky at 08:45 | Comments (0)
31.08.06
Sfide
- "Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente?"
- "No. Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera".
Indian - La Grande Sfida (2005)
Se non hai in nessun modo a che fare con le moto, lo troverai un film noioso, lento e buonista. E' strano, ma un motociclista non percepisce i difetti (se ci sono) di "Indian - La Grande Sfida" (The World's Fastest Indian), lo vive immedesimandosi perfettamente nella storia.
La storia di Burt Munro, che dopo una vita trascorsa a mettere a punto la sua motocicletta - una Indian Twin Scout del 1920 - insegue un sogno: raggiungere dalla lontana Nuova Zelanda, suo paese d'origine, le saline di Bonneville, nello Utah, e riuscire a stabilire il record mondiale di velocità . Con grinta e determinazione Burt Munro affronta i numerosi ostacoli di questo avventuroso viaggio, ma alla fine potrà lanciare la sua moto sulla pista di sale e stabilire il suo record. Dal 1967 questo record è tuttora imbattuto, e la leggenda di Burt Munro vive ancora oggi.
Il DVD esce il prossimo ottobre.
Posted by Peter Kowalsky at 18:16 | Comments (0)
21.06.06
Notti mondiali
Adieu, plancher des vaches!
Anche gli eventi più nefasti hanno i loro lati positivi. Prendi i Mondiali di calcio. Noiosissimi. Finisce che ti addormenti sul divano e poi ti svegli poco prima dell'alba.
A quel punto cazzeggi col telecomando e, sarà l'ora sarà il bicchiere di rum ancora in mano, ti capita di vedere film belli. Molto belli.
La scorsa settimana un film di Otar Iossellani, Addio terraferma, che mi è piaciuto ma che credo anche di non avere capito molto visto lo stato di dormiveglia.
Qualche giorno dopo mi è capitato di guardare Dogtown e Z Boys: quasi mistico.
Per chi come me non aveva mai considerato la tavola con le rotelle e anzi la riteneva roba da bimbetti dementi, è stata una vera rivelazione.
Il film-documentario (premiato al Sundance 2001) spiega come i surfisti californiani degli anni settanta hanno cominciato a surfare sull'asfalto, come e perché sono passati poi alle piscine vuote delle ville disabitate di Dogtown, quale era la filosofia di questi ragazzi.
Ragazzi oggi ormai uomini maturi, inetrvistati ora per raccontare allora. Controcorrente la scelta del colore e del bianco e nero: il primo per i filmati originali degli anni '70, l'ultimo per le interviste di oggi. Già ordinato in dvd.
Posted by Peter Kowalsky at 11:00 | Comments (0)
21.10.05
Good Night, and Good Smoke
Ieri sera (grazie a RockPolitick) sono andato al cinema a vedere Good Night and Good Luck di George Clooney. E' il più grande film sul fumo di sigaretta mai prodotto. Nonostante abbia smesso di fumare da quasi un anno, sono uscito dal cinema con la dirompente voglia di accendermi non una, ma molte sigarette contemporaneamente.
Sarà stato per l'atmosfera data dalla pellicola in bianco e nero, dal fatto che non c'era scena in cui tutti gli attori non fumassero, dalla pubblicità delle vecchie Kent, non so, ma era difficile sottarsi al fascino del fumo, quello sano di una volta quando si fumava nelle scuole e anche negli ospedali. Ogni scena era talmente densa di fumo che ti veniva da tossire.
E solo ora mi spiego perché alla presentazione del film al festival di Venezia, alla fine della proiezione, ci sono stati 10 minuti di applausi. Tutti tabagisti.
Posted by Peter Kowalsky at 15:02 | Comments (0)
RockPolitick
Ieri sera sono andato al cinema e ho registrato la puntata di RockPolitick. Quando sono tornato, era ormai mezzanotte, l'ho vista (a fatica).
Rientro nello share del 47% della trasmissione diffuso oggi oppure no?
Mi chiedevo questo, stamattina, perché altri stimoli il programma di Celentano non ne ha dati: nè rock nè politica. Solo prediche.
Con programmi così Berlusconi corre il rischio di restare al governo anche per la prossima legislatura.
Per fortuna Fassino sabato parteciperà a "C'è posta per te" e rimetterà a posto le cose.
Posted by Peter Kowalsky at 14:44 | Comments (0)
23.03.05
Lost, I'm
Privi di tutto, 48 superstiti di un disastro aereo devono sopravvivere nel luogo del loro naufragio: una remota isola tropicale su cui si aggirano misteriose creature... Sky Fox
La prima puntata non mi è sembrata male. A parte il naufragio, l'isola remota e le misteriose creature, un ruolo importante è dato dai superstiti: chi erano e chi sono ora? Soprattutto apprezzabile la fotografia. Molto.
Grande successo in USA, dicono, di questa nuova serie tv.
Ah, la prima puntata in Romania invece è stata trasmessa il 22 gennaio.
Da noi ieri sera.
Posted by Peter Kowalsky at 09:20 | Comments (0)
17.02.05
Joleee!
Stasera ancora Paolini, sempre su Rai3 ma alle 23.30.
Con Gli Album.
Posted by Peter Kowalsky at 17:21 | Comments (0)
11.02.05
Azzazzinoooo!!!
Gli Album di Marco Paolini. Ieri sera, in prima serata su Rai3.
Ma l'avete visto? Semplicemente meraviglioso. Grande successo di critica, scarso di pubblico.
Sembra un miracolo, dopo tanti reality show.
C'era il problema del dialetto, innanzitutto. Che significa fatica.
Ma quando c'è da faticare, poi la ricompensa è grande.
Da ieri tutti i giovedì, per tre mesi, ma non più in prima serata.
Com'è giusto che sia, in fondo.
Posted by Peter Kowalsky at 11:50 | Comments (3)
09.11.04
Blasfemia
Spregiando natura e sua bontade...
Da non perdere la puntata di oggi di Golem, dove si narra del concorrente petomane cacciato dal GF per blasfemia.
Posted by Peter Kowalsky at 11:41 | Comments (0) | TrackBack
09.10.04
Pirati
Stream almeno (all'inizio) dava il decoder Italtel in una borsa blu con dipinte le ossa incrociate, remember?
Posted by Peter Kowalsky at 09:58 | Comments (0) | TrackBack
09.09.04
Incantesimo? Incubo!
Se ieri alcune cose mi sfuggivano, come ad esempio il raconcore dell'Islam verso l'Occidente, oggi almeno questo mi è un po' più chiaro. La notte porta consiglio? Non proprio. E' che ieri sera, dopo mesi, ho visto un po' di tv in prima serata. Anzi, stavo ascoltando Rai Radio 1 che trasmetteva i dialoghi per non udenti di un programma che veniva contemporaneamente trasmesso in tv (seguo sempre le trasmissioni radio per non udenti perché in genere ti fanno apparire la tv migliore di quello che è). Incuriosito dai dialoghi di una intensità inaudita, non ho resistito e ho accesso la tv. E per la prima volta ho visto questo.
L'effetto immediato che ti da è lo stesso di un acido che gira storto. Dialoghi assurdi quanto la trama, attori improbabili per personaggi impresentabili. Un vero massacro che diventa via via incubo.
E poi c'è lui, Walter Nudo. Il primario. Ora, a parte il fatto che quando parla non si capisce cosa stia farfugliando e che la sua espressione è sempre la stessa, sia che stia operando sia che gli stiano facendo un pompino, ma - mi chiedo - dovevano fargli fare la parte del primario? Uno un po' normale e che non abbia ancora perso del tutto conoscenza si farebbe mai operare da Walter Nudo?
Io non mi farei cambiare neanche le gomme della moto e invece lo vogliono far passare per chirurgo! Ah, l'operazione poi! La sera opera un uomo alla testa e il giorno dopo lo vedi senza neanche una benda, una fascia, un cerottino. E quale chirurgo direbbe mai in sala operatorio "dobbiamo rimuovere questa massa di sangue dal capo"? Dal capo?
Se questa roba gira sul satellite e finisce magari in Medio Oriente, bè si spiega un po' tanto rancore verso l'Occidente e perché Bin Laden se ne stia nascosto tra le montagne più inaccessibili. E se l'immagine della nostra società è quella di Incantesimo, dobbiamo assumerci anche noi le nostre colpe.
Posted by Peter Kowalsky at 10:01 | Comments (0) | TrackBack
20.05.04
La Poderosa
Viaggio come percorso interiore? Chissà. Resta comunque un bel viaggio, in moto, da Buenos Aires attraversando Cile, Perù e Venezuela. Quattro mesi su una vecchia Norton del '39, "La Poderosa", scoprendo le Ande, i deserti, Machu Picchu, il Rio delle Amazzoni, ma anche il lebbrosario nell' Amazzonia peruviana e tutta la povertà del continente. Prima che Ernesto Guevara diventasse il Che.
Da vedere, prima o poi, I diari della motocicletta, di Walter Salles.
Posted by Peter Kowalsky at 14:12 | Comments (1) | TrackBack
23.04.04
ko.yaa.nis.katsi
Quando gli Hopi promunciano in un contesto di profezie la parola "Koyaanisqatsi"
che vuol dire "la vita senza equilibrio", intendono riferirsi agli squilibri e follie di una vita in via di degradazione, alla quale necessita un nuovo stile.
Confido in un fine settimana di silenzi. Nessuna notizia. Da qualunque parte e modo provenga. Mi pare solo ripetitività. Saturazione. Niente Iraq, niente cronaca sulla liberazione degli ostaggi, niente confronto tra mamma e omicida della bimba, niente governo e niente opposizione.
Solo silenzi.
Potrebbe essere la volta buona per prendere dallo scaffale Koyaanisqatsi e vederlo e ascoltarlo in santa pace. Un film contro le sorti magnifiche e progressive dell'umanità, un film sonoro non parlato, un film senza dialoghi e senza trama. Solo immagini e musica.
KOYAANISQATSI
Regia: Godfrey Reggio | Musiche: Philip Glass | Fotografia: Ron Fricke
Posted by Peter Kowalsky at 08:47 | Comments (0) | TrackBack
02.03.04
Situescion
Ancora Sanremo. Ma per fortuna ancora Rai dire Sanremo. Su Rai Radio 2 la Gialappa's Band. Togliere l'audio alla tv e accendere la radio.
Posted by Peter Kowalsky at 16:22 | Comments (0) | TrackBack
20.02.04
Bis ans Ende der Welt
Uno dei film più belli, nella mia personale classifica, esce finalmente tra pochi giorni in dvd: Fino alla fine del mondo (Bis ans Ende der Welt), di Wim Wenders.
Il film più ambizioso di Wenders, ma anche il più sfortunato. Preparato per 14 anni, poi realizzato nel 1990 durante un anno intero in giro per il mondo.
La durata originale era di 18 ore, limate a 2 e mezza nella versione che i distributori avevano accettato. Ma Wenders era depresso per il risultato e lavorò ad una successiva versione della durata di 4 ore e mezza, presentata a Roma lo scorso novembre, ed ora in dvd.
Grande film con una colonna sonora straordinaria (tra i tanti: Lou Reed, REM, Talking Heads, Patti Smith, Depeche Mode, Elvis Costello).
Posted by Peter Kowalsky at 12:16 | Comments (0) | TrackBack
08.02.04
Immortalità
Il dottor Scapagnini, il medico personale di Silvio Berlusconi, dopo aver dichiarato che il Presidente del Consiglio è immortale, ha aggiunto che Tremonti vivrà fino a 350 anni.
Gene Gnocchi a "Quelli che il calcio"
Posted by Peter Kowalsky at 14:41 | Comments (0) | TrackBack
Noia
Mi piaccione le tette. Ma quelle di Simona Ventura durante "Quelli che il calcio", continuamente esibite, ostentate, sbattute in faccia, cominciano a darmi a noia.
Forse la Ventura con un maglione girocollo perderebbe totalmente appeal. Sempre che ce l'abbia.
Posted by Peter Kowalsky at 14:39 | Comments (0) | TrackBack
03.02.04
Super Bowl strip
Singer Janet Jackson apologized Monday to anyone who was offended when her right breast was exposed during the halftime show Sunday at the Super Bowl. CNNBisogna comprenderla: tra qualche settimana esce il suo nuovo disco.
Posted by Peter Kowalsky at 14:51 | Comments (0) | TrackBack
23.01.04
Bikini Bandits
Per me sono già diventate un cult.
Posted by Peter Kowalsky at 09:44 | Comments (0) | TrackBack
18.01.04
Fräulein
Uno dei vantaggi di essere abbonato a Sky è che, se vuoi vedere un buon film, ti senti predisposto a considerare prima la programmazione Rai e Mediaset e ad usare qualunque altro supporto, dvd, laserdisk o addirittura vhs.
Così l'altra notte, considerato che i film di Sky erano sempre gli stessi (lo stesso film nel corso della settimana transita per Cinema 1-2-3-autore-max e 16:9 tanto che ho smesso di chiedemi perchè Sky abbia istituito queste categorie) ho visto il vhs abbinato all'ultimo numero di Meridiani Montagne.
Si trattava di Cinque giorni un'estate di Fred Zinnemann.
La trama è in sintesi questa: sulle alpi svizzere, durante l'estate del 1932, un medico scozzese cinquantenne, Douglas, trascorre le vacanze con la nipote Kate, innamorata di lui. Situazione delicata e vissuta male dalla ragazza, che si confida con una giovane guida alpina, Johann; questi, nel corso di un'escursione, cerca di convincere Douglas a rinunciare a Kate. Sulla strada del ritorno Johann precipita e muore.
Film di montagna, sulla montagna, al di là della trama basata sul rapporto sentimentale tra zio e nipote.
Ma c'è una scena che va oltre la trama del film e la stessa fotografia incentrata sulla montagna.
E' la scena in cui viene casualmente trovato in un crepaccio, durante un'escursione del medico scozzese con la nipote e la guida alpina, il corpo di una persona.
Si tratta di un abitante del villaggio, scomparso 40 anni prima, il giorno precedente la data fissata per le nozze. Viene subito organizzata una spedizione che scende nel crepaccio, estrae il corpo dal ghiaccio e lo riporta in paese. E lì, gli abitanti aspettano e tra loro c'è la donna che doveva sposarlo e che dopo la sua scomparsa è rimasta in attesa del suo ritorno. Ora è vecchia, e quando si avvicina al corpo ritrovato e scopre il telo per vedere se era proprio il suo promesso marito, appare il viso di un uomo giovane, esattamente com'era 40 anni prima. Mentre il viso della donna è completamente rugoso e segnato dal tempo. Lei lo sta vedendo ora esattamente come l'aveva visto l'ultima volta, 40 anni prima. Esattamente com'erano i suoi ricordi. Ma lui, se fosse vivo, non potrebbe più riconoscerla.
Posted by Peter Kowalsky at 05:49 | Comments (0) | TrackBack
09.01.04
Lista d'attesa
Per tutti coloro che saranno alle prese con il caos dei trasporti, vedersi preventivamente e propedeuticamente Lista d'attesa, di Juan Carlos Tabio.
L'incazzatura dell'attesa potrebbe essere vista con occhi diversi.
Posted by Peter Kowalsky at 10:04 | Comments (0) | TrackBack
30.12.03
Buone notizie?
Ieri sera, cazzeggiando con il telecomando, sono finito su Rai1 dove trasmettevano Buone notizie condotto da Licia Colò. Il senso della trasmissione dovrebbe essere che, invece delle solite cattive notizie, ce ne sono anche di buone. E le buone notizie sono tutte artificialmente prodotte e presentate in studio. Ho visto poco, ma mi è bastato.
La storia di una ragazza che nel giro di due anni si è sposata, attendeva un figlio, ha scoperto di avere un tumore, ha abortito e si è separata dal marito. Il tutto nell'arco di due anni. Ora vorrebbe tanto andare a vivere in Africa. Uno pensa ad un lavoro presso una delle tante organizzazioni umanitarie tipo Medici senza frontiere, invece spunta in studio il titolare di un villaggio turistico in Kenia che la invita a lavorare lì. Resti spiazzato.
Poi la storia di una anoressica. Con Licia Colò ci sono i genitori, poi arriva la psicologa che annuncia la buona notizia: la ragazza ce l'ha fatta, è guarita. Pianti e commozione della mamma. Entra finalmente la ragazza ex anoressica che va piangente ad abbracciare la mamma. Grande commozione generale ma pensi: qualche kiletto però sta ragazza potrebbe perderlo...
Ma l'ultima storia che ho visto è la più emblematica. Si presenta un ragazzo milanese innamorato di una tale Ileana. Il problema è che Ileana sta con un tale Paolo. Entrano tre amici del ragazzo e annunciano la buona notizia: Ileana non sta più con Paolo. Già a questo punto pensi che si sta rasentando l'idiozia pura. E più tardi arriva naturalmente anche la brava Ileana che va ad abbracciare il ragazzo milanese. E qui si capisce dove sta la genialità della trasmissione (ed anche che la Rai fa ormai spudoratamente da sponda a Mediaset): è chiaro che questo Paolo finirà tra poco a C'è posta per te a subire le domande della De Filippi, aspettanto la tale Ileana che forse non verrà.
E' nato il moto perpetuo trasversale dell'idiozia televisiva.
Posted by Peter Kowalsky at 08:12 | Comments (0) | TrackBack
12.12.03
Incantesimo napoletano
Che la programmazione di Sky, quanto a film, faccia schifo, ormai è un dato di fatto. Ieri sera invece mi è capitato di vedere un film piuttosto carino, perlomeno per quanto riguarda l'idea attorno alla quale nasce e gira tutto il film.
Ad una coppia di napoletani da cinque generazioni (pescatore lui casalinga lei) nasce finalmente la figlia Assunta. Dai primi vagiti i genitori notano qualcosa di strano, confermato dalle prime parole pronunciate dalla bimbetta. Non dice infatti "papà" e "mammà" bensì "papi" e "mami". Infatti, parla con accento milanese. Con il passare del tempo i genitori si accorgono che oltre l'accento, anche le inclinazioni della bambina sono tipicamente milanesi. Sputa la pastiera, alla quale preferisce il panettone, si rifiuta di mangiare la pepata di cozze e si nutre solo di risotto allo zafferano. I genitori non riescono a farsene una ragione e la tengono per anni chiusa in casa generando le malignità dei parenti. Assuntina, oltre che dal risotto, è attratta dal Duomo di Milano (che non smette mai di disegnare di nascosto) e sogna da grande di avere una frabbichetta...
Memorabile la scena in cui Assuntina, per fare felice il papà, si mette a studiare il napoletano con un corso in cassetta e il registratore.
Il film in questione è Incantesimo napoletano, regia di Paolo Genovese e Luca Miniero.
Posted by Peter Kowalsky at 15:02 | Comments (0) | TrackBack
04.12.03
Sopravvissuti
Grosse novità fiscali si profilano per il prossimo anno.
Non mi sto riferendo al condono fiscale che verrà prorogato anche per il 2002. Se ne parlava già quest'estate dopo una conferenza del Superministro.
La novità più rilevante riguarderà invece Unico 2004.
Infatti verrà previsto nel frontespizio, nella parte "dati del contribuente", oltre ai soliti celibe/nubile, vedovo/a, separato/a, ecc., anche il nuovo "sopravvissuto" e nelle istruzioni per la compilazione troveremo: "barrare casella 9 se siete un sopravvissuto dell'isola dei famosi". Il Superministro prende atto che sono diventati una categoria.
Non se ne può più dei sopravvissuti dell'isola dei famosi. Non c'è trasmissione o programma TV, sia delle reti Rai che Mediaset, che non abbia perennemente almeno uno di questi sopravvissuti.
E tra tutti, Pappalardo è quello che più infastidisce.
Ne parlava stamattina anche Gianluca Nicoletti su Golem:
La trasformazione di Pappalardo in super eroe è manifesta dal costume che egli oramai indossa abitualmente.
La felpa col cappuccio incotechita e bisunta non lo abbandona più. Essa è come il mitico costume di Superman e probabilmente la sugna l' ha resa antiproiettile.
Basta.
Posted by Peter Kowalsky at 13:56 | Comments (0) | TrackBack
02.12.03
Chattiamo?
Panorama parla di Sabina Guzzanti come di una ragazza con un talento per il potere. Ma con la chat che Repubblica.it organizza oggi non è che si sta un po' esagerando?
Posted by Peter Kowalsky at 10:45 | Comments (0) | TrackBack
Passa a Sky!
Passa a Sky per entrare in nuovo mondo di emozioni e spettacolo.
Questo dice la pubblicità. In realtà, dopo quattro mesi, Sky è stata una grossa delusione. Premetto che non sto incollato alla tv e molti canali non li vedo (Fox, Jimmy e l'intrattenimento in genere non mi interessano). I film trasmessi, la materia prima che mi interessa di più, sono sempre gli stessi, che passano a turno da Cinema 1, 2, 3, Max, Autore e 16:9. Dopo una settimana hai già visto tutto. News TG24, quando ci capito credo sempre di essere finito sul TG di Fede.
Salvo solo (in parte) lo sport, perché almeno ho visto la coppa del mondo di rugby. Ma quando ho voluto vedere la prima partita di calcio (Inter-Arsenal) per tutto il primo tempo non avevo segnale. E poi non c'è un mese che mi arrivi in anticipo la guida ai programmi.
Se poi penso alle peripezie e ai giramenti di balle per passare a Sky...
Posted by Peter Kowalsky at 10:15 | Comments (0) | TrackBack
27.11.03
RaiOt
Su Sinistrefigure i video di RaiOt dell'Auditorium di Roma.
Posted by Peter Kowalsky at 09:24 | Comments (0) | TrackBack
23.11.03
Keep The Ball Alive
Il nuovo spot Nike che simula una partita di rugby in strada, uscito ieri in Italia, è semplicemente f a n t a s t i c o.
Lo puoi vedere con un po' di pazienza qui (QuickTime) o direttamente sul sito di Nike Australia.
Ed il finale è questo.
Keep the Ball Alive: prodotto da Revolvers Films, regia di Steve Rogers.
Posted by Peter Kowalsky at 13:07 | Comments (0) | TrackBack
11.11.03
Luttazzi
"Berlusconi? E' un megalomane. Figuratevi che s'è fatto venire un'ernia all'aureola."
"Perché ce l'ho con D'Alema? Semplice. Con i governi di destra non mi viene l'erezione e col suo ho avuto un sacco di problemi."
"Perché Bossi l'hanno fatto ministro? Perché al suo confronto gli altri sembrano sani di mente."
"Fini ha proposto una legge per penalizzare le droghe leggere: ma non si possono mettere le manette alla marjuana, è una piantina piccola piccola."
"Per Rutelli c'è speranza, anche se Berlusconi le elezioni le ha vinte contro di lui e quindi ci sarebbe poco da vantarsi. Se hanno ricavato la penicillina dalla muffa qualcosa di buono ricaveranno anche da Rutelli."
"Fede considera D'Alema il miglior politico di sinistra. Fossi in D'Alema mi farei qualche domanda."
Daniele Luttazzi, ieri sera a "Cinquanta".
Posted by Peter Kowalsky at 14:28 | Comments (0) | TrackBack
04.11.03
Verità apparente
Ieri sera ho visto Verità apparente (The Invisible Circus), di Adam Brooks.
Non so se è un gran film, ma mi è piaciuto.
Faith e Phoebe sono due sorelle legate da un affetto che va ben oltre ad ogni vincolo di sangue. Purtroppo il destino ha previsto per Faith una morte prematura, apparentemente per suicidio durante un viaggio in Europa. Phoebe non può credere a questa versione dei fatti e decide di partire alla volta di Olanda, Francia e Portogallo per scoprire la verità sulla morte della sorella, anche se questo volesse dire far riemergere un passato particolarmente doloroso. Verità apparente è un film sull'amore, un viaggio interiore alla ricerca della verità, l'incontro/sconto di ideali e realtà sullo sfondo dei suggestivi panorami francesi e portoghesi. Degna di nota la prova del cast. (Afdigitale)
Mi è piaciuta la storia incentrata sulla sorella più giovane che va alla ricerca della sorellla scomparsa (parte da S. Francisco di nascosto portandosi le cartoline che la sorella le aveva spedito anni prima dall'Europa e ripercorre gli stessi luoghi).
Mi è piaciuta la fotografia, specialmente la parte finale in Portogallo.
Ma mi è piaciuta soprattutto l'ambientazione storica, quella dei primi '70, fatta con poche pennellate anche se senza le pretese di The Dreamers.
Gli acidi, l'idealismo, la fuga.
Quanto dannatamente lontani sembrano oggi quegli anni.
Posted by Peter Kowalsky at 14:47 | Comments (2) | TrackBack
31.10.03
Cinema alternativo
Fine settimana lungo (per molti). Pioggia. Tutti i presupposti per andare al cinema. Ma "Prima o poi ti sposo" non ti convince perché hai gia letto qualche critica non proprio benevola (e in più Clooney ti sta sulle balle) e anche per "The Dreamers" non hai trovato in giro molto entusiasmo.
Non ti resta che ricorrere al vero cinena alternativo, e vederti questo (alla faccia di Kazaa e WinMX).
Posted by Peter Kowalsky at 06:24 | Comments (0) | TrackBack
27.10.03
Rai 3
Stasera viene riproposto su Rai 3 alle 21 Il racconto del Vajont di Marco Paolini.
Per finire in bellezza senza cambiare canale, alle 24, l'episodio n. 3 della prima serie di Twin Peaks.
E il Contadino segnala stasera, su Rai Radio 3, "Zappa in testa", dieci puntate dedicate a Frank Zappa nel decennale della morte.
Posted by Peter Kowalsky at 17:00 | Comments (0) | TrackBack
26.10.03
Morandini
Il più bel regalo ricevuto lo scorso natale (a parte l'affettatrice...) è stato il Morandini, dizionario dei film, con cd-rom.
Quasi 2.000 pagine su tutti i film. O quasi.
Perchè il Morandini è anche la prova della mia sfiga.
Fino a quando lo sfoglio casualmente per perdermi nei 20.000 film recensiti, va tutto bene. Ma quando cerco un film in particolare, scopro che non c'è.
Ad esempio ora stavo cercando Laissez-passer di Tavernier ma non lo trovo.
The Circle di Sidney Furie nemmeno. Peut-etre di Cedric Klapisch neanche.
Sono tutti film in programmazione su Sky, naturalmente.
Posted by Peter Kowalsky at 20:24 | Comments (0) | TrackBack
26.09.03
L'isola dei fumosi
A volte vedi delle cose e non sai proprio cosa pensare.
Sto seguendo Arsenal-Newcastle. Discreta partita, anche se l'Arsenal non sembra giocare come al solito (e a parte con l'Inter, naturalmente).
All'intervallo cambio un po' canali e capito sull'Isola dei famosi.
Questa specie di Grande fratello con in più le zanzare e il satellite.
Metà di questi "vip" non li conosco. Il biondino mi sta comunque subito sulle balle.
C'è scazzo nell'aria, vogliono nominare Carmen Russo per una scorrettezza che avrebbe fatto nei confronti di Giada.
La quale Giada si mette a piangere parlando con la mamma.
Anche Carmen piange. E anche la Torretta pare avere un momento di commozzione con la sorella. E non parliamo della M.T. Ruta.
Ad Highbury intanto diluvia e Gilberto ha portato l'Arsenal sul 2 a 1.
Torno su Rai2 e vedo gettare un tizio (tale Nudo) dall'elicottero. Il ragazzotto nuota a malapena verso riva. Quando vi giunge, le donne vip lo accolgono festanti (eccetto una). Prevedo scambi di coppie per le prossime settimane.
Dallo studio la Ventura cerca di gestire questa trasmissione imbarazzante, con ospiti male assortiti e mosci.
E sull'isola c'è Mazzocchi, che deve aver rotto le balle a qualcuno molto in alto se l'hanno mandato a fare l'"inviato" lì.
Il Newcastle intanto pareggia e l'Arsenal sembra avere una difesa da oratorio.
Torno sull'isola, ma hanno tolto il collegamento con lo studio. La Lucarelli ogni tanto spara senza impegno qualche cazzata, ma forse vorrebbe essere sull'isola.
Intanto l'Arsenal ha vinto, gol di Henry su rigore, 3-2.
Proposta: mandare i vip in studio e la Ventura sull'isola. Con Nudo.
Posted by Peter Kowalsky at 22:09 | Comments (0) | TrackBack
20.09.03
Vado a pagare la bolletta
Mi fa sballare lo spot domiciliazione dell'Enel.
Quello del pensionato che dice alla moglie di andare a pagare la bolletta della luce, prende l'elicottero dal tetto del palazzo che lo porta su una barca con splendide donne, poi lo si vede durante una partita a scacchi con il campione mondiale, poi fare il DJ in una discoteca e infine arrivare al traguardo di una maratona. Per poi ritornare, stanco morto, a casa dalla moglie.
Hai mai pensato quante cose potresti fare invece di fare la fila?
Semplicemente stupendo!
Posted by Peter Kowalsky at 07:40 | Comments (0) | TrackBack
19.06.03
Sogno o son destro?
Ieri sera stavo evidentemente dormendo, con la tv accesa. Su Rai 1.
Mi pare di sentire però che la trasmissione si occupa di un premio per il teatro.
Ma sto dormendo, non ho la forza di cambiare canale o spegnere.
Sento che il premio è dedicato ad Almirante.
Ma sto dormendo. Penso però di quale Almirante si tratti...
Presenta la Gardini che presenta Donna Assunta Almirante.
Sento che c'è Albertazzi, c'è Storace, Temaglia, Gasparri...
Che sia Giorgio Almirante?
Ma sto dormendo...
Mi sveglio col TG della notte, prima di Gigi Marzullo.
Si parla anche dei temi di maturità. Della polemica sulla citazione di Silvio Berlusconi e i passi del "Libro nero del comunismo", il libro che Berlusconi ha regalato a diverse persone.
Di cosa si lamentano? Se fosse toccato a me, avrei fatto sicuramente il tema sull'acqua con la citazione di Berlusconi. Immagino già il godimento.
Fare un tema sull'introduzione di Berlusconi alle "Celebrazioni ufficiali italiane per la Giornata mondiale dell'alimentazione" non è da saggio breve, è da poema.
E non capisco queste polemiche; prima, con la sinistra, non era uguale?
Qualcuno pensava sarebbe cambiato qualcosa?
Nel frattempo, nel pomeriggio, la Camera ha votato il Lodo Maccanico.
Che non è più di Maccanico.
Per fortuna ho ripreso sonno prima del "Sottovoce" di Gigi Marzullo.
Posted by Peter Kowalsky at 14:58 | Comments (0)
18.04.03
Referrers
E' l'ultimo post (lo giuro) su Monica Maggioni.
Lo faccio perchè questo mese notavo che, dei pochi avventori di questo blog, il 6,25% vi sono capitati cercando informazioni su Monica (solo invece lo 0,6% cercando Giovanna Botteri, lo 0,30 Lilli Gruber e Tiziana Ferrario).
C'è evidentemente un certo interesse per questa giornalista, ma il perchè mi sfugge.
Mi chiedo solo se Monica sia riuscita finalmente a dare la sua esatta posizione in Iraq.
Finora parlava sempre di località "imprecisata", perchè era embedded.
Ed ora? Pare abbia sospeso ogni contatto anche con quella miniera di informazioni che è Merateonline.
L'ultimo articolo è del 1 aprile, e merita anche questo di essere letto.
Anzi, vedo ora che ce n'è uno del 3 aprile (sempre da una località imprecisata): "I missili di Saddam piovono sulla base, fanno scudo i Patriot": Rieccomi. Il telefono è ancora out per qualche giorno...
Mi tranquillizzo.
Posted by Peter Kowalsky at 06:44 | Comments (0)
15.04.03
Predoni del deserto
Ieri sera a Porta a Porta è accaduto qualcosa di unico: per la prima volta al mondo un conduttore televisivo invece di essere in studio stava a migliaia di km di distanza.
Bruno Vespa infatti conduceva la trasmissione dal Kuwait. Roba da teletrasporto.
Mi chiedo a cosa serve che Vespa vada anche lui lì e sopratutto quanto costano due ore di collegamento satellitare.
Mi chiedo anche se esistono ancora i predoni del deserto e se non possa accadere che nei prossimi giorni si imbattano in Vespa.
L'altra speranza è che Al Jazeera gli faccia un contratto e lo tenga lì, ma questa ipotesi è più remota.
Posted by Peter Kowalsky at 09:04 | Comments (0)
14.04.03
Lo zen e l'arte del calcio
Sembra proprio che sia finalmente sbarcato in Italia Shaolin Soccer, film cult cinese che ha fatto furore in Asia.
Per mesi e mesi se n'è parlato anche qui in modo spasmodico nei newsgroup di cinema e home-cinema, grazie a coloro che l'avevano acquistato in internet ordinandolo a Hong Kong o Singapore, oppure scaricato con WinMX..
Nella versione italiana i personaggi principali sono stati doppiati da alcuni giocatori della Roma e della Lazio.
Il prossimo derby sarà a colpi di kung-fu o di filosofia shaolin?
Posted by Peter Kowalsky at 15:19 | Comments (0)
08.04.03
Surreale (ma pazzesco)
Quello che si vede da ieri a Baghdad mi sembra totalmente surreale, nonostante la drammaticità del momento.
L'inviato televisivo (uno a caso, Lilli Gruber) sta commentando che gli americani sono entrati in città e che i combattimenti sono furiosi, e alle sue spalle si vede il traffico delle auto, come se la situazione fosse normale.
Si vedono poi le riprese degli scontri, la fuga dei soldati iracheni sulle sponde del fiume, uno addirittura si spoglia e corre in mutande. Altri tentano di salvarsi gettandosi in acqua, ma gli americani mitragliano il fiume.
Poi si vede l'intervista al ministro iracheno dell'informazione (personaggio che per le cazzate che sta sparando da una settimana meriterebbe un posto fisso alla Gialappa's) che da una terrazza dichiara che gli americani non sono a Baghdad (e alle sue spalle si vede il solito traffico di auto).
Poi altre immagini di soldati americani dentro uno dei palazzi di Saddam.
E infine, Lilli Gruber con il giubbotto anti-proiettile. E il foulard.
Totalmente fuoriluogo. Il foulard, non il giubbotto.
Posted by Peter Kowalsky at 18:37 | Comments (0)
04.04.03
Demolizioni
Puntuale come le previsioni meteo, ogni giorno appare il gen. Vincent Brooks, portavoce del comando Alleato.
E da quando ha iniziato le sue conferenze stampa, non ha perso l'abitudine di iniziare col mostrare il lavoro ben fatto.
Ovvero, mostra le foto aeree di Baghdad prima e dopo il trattamento.
Questa è la parte della conferenza stampa che più annoia i giornalisti, è sempre la solita storia.
Anche Vincent comincia ad annoiarsi, se non fosse per la mimetica che indossa, potrebbe sembrare un professore di un istituto per geometri che con la bacchetta in mano spiega ai ragazzi come vanno correttamente costruite le case, altrimenti cadono.
Dai Vincent, non manca poi molto alla fine delle lezioni...
Posted by Peter Kowalsky at 14:57 | Comments (0)
Rapita?
Che fine ha fatto Monica Maggioni? Da qualche giorno i suoi servizi sono abbinati sempre allo stesso video di una furiosa battaglia notturna, alla quale neanche lontanamente può aver assistito.
D'altra parte lei parla sempre della quotidianità della vita nel suo "accampamento" di elicotteristi: qualche giorno fa ha narrato della difficoltà dei prigionieri iracheni di pisciare con le manette di plastica e del fatto che dabbano aiutarsi a vicenda. Oggi ha raccontato che l'attività degli elicotteristi è molto importante nella guerra moderna, che tutte le notti partono, che ritornano all'alba, ecc.
Temo che Monica sia stata rapita dagli elicotteristi USA e che la costringano a parlare solo di banalità.
Io invece resto sempre rapito quando la vedo e sopratutto quando leggo i suoi resoconti sul, per me ormai fondamentale, Merateonline.
Il 27 marzo la chiamano al telefono, ma non risponde lei:
“ Pronto, pronto, ciao sono Giulietti, Monica non è al campo, è partita in camionetta con i militari per un sopralluogo oltre il perimetro della base. Posso sostituirla io. Oggi la giornata è meteorologicamente splendida. La tempesta di sabbia è passata, e io e Monica siamo riusciti a dedicare un po’ di tempo a ripulire tutto quanto ci siamo portati dietro dal Kuwait e che è impresentabile oltre che inutilizzabile. Diciamo che abbiamo fatto il bucato, senza acqua naturalmente. Le condizioni al campo sono spartane. Sveglia alle cinque. La luce è razionata, un generatore ce la assicura in tenda solo per tre/quattro ore. I telefoni satellitari riusciamo a caricarli perché ci attacchiamo alla batteria di un camion per il trasporto di carburante. L’ igiene? Certo te lo ha già detto Monica, non posso che confermare. L’ultima doccia me la sono fatta il 19 marzo. Tiriamo avanti a fazzolettini umidi. Il campo è in continuo allestimento. E’ come un grande puzzle cui si aggiungono tessere senza che il disegno sia mai completato."
Il titolo di questo articolo è "Monica è fuori in pattuglia con i militari. Abbiamo conosciuto una quasi nonna pilota". Il resto lo potete leggere qui.
Il resoconto della stessa storia dei bisogni dei prigionieri iracheni lo trovate qui, mentre un segnale che sia stata fatta prigioniera dagli americani lo si può dedurre da questo.
Posted by Peter Kowalsky at 14:29 | Comments (0)
01.04.03
Lilli
Stanotte Lilli Gruber è fantastica.
Indossa un bomberino marrone, si è fatta uno shampoo e si fa riprendere sotto un palmizio.
Snocciola ormai con naturalezza le cifre sui bambini morti oggi.
Ma anche i primi giorni lei era così, non è questione di abitudine.
Bruno però sembra snobbarla, la sta tenendo da più di mezzora in collegamento senza più farla intervenire e prima di salutarla manda la pubblicità.
Ma dopo la pubblicità Bruno non la congeda, anzi, chiama alla carta geografica il generaleinpensionechehafattolaprimaguerradelgolfo, per interrogarlo.
Lilli è sempre lì, ma Bruno chiede prima un parere a Franco da Kuwait City, e questo è troppo.
Lilli scompare dal monitor.
Meglio le bombe di Bruno, penserà Lilli.
E si era fatta lo shampoo.
Posted by Peter Kowalsky at 23:55 | Comments (0)
28.03.03
Inviati di guerra
Ieri sera stavo aspettando di vedere un film su Rai2 (si, ho riacceso la TV, ma solo per il film) e stavano dando il TG2.
E ho visto una cosa che non so spiegare: hanno annunciato le previsioni meteo, è arrivato il solito colonnello, solo che è apparsa una cartina dell'Iraq e hanno fornito il meteo sul Golfo, con tanto di previsioni sulle tempeste di sabbia dei prossimi gioni. Qualcuno aveva idea di fare il week-end lì?
Ma la cosa che più mi affascina dei TG Rai sono i collegamenti con Monica Maggioni.
La giornalista è al seguito di un gruppo di marines che sta puntando su Baghdad.
Era partita il 21 marzo annunciando che si trattava di una missione che doveva durare 40 ore. Ora sono 3 giorni che è ferma nell'accampamento dei marines chissà dove.
Sul sito Merateonline si possono trovare tutti i suoi resoconti dal fronte, tipo "A fari spenti nella notte sballottata tra due marines", oppure "Sognavo una doccia ma ci sono 60 elicotteri a fare da tendina nella base più avanzata verso Baghdad".
Mi fa simpatia Monica Maggioni perchè durante questo viaggio si è come trasfigurata: fisicamente sembra ingrassata e gonfia in faccia (le tempeste di sabbia o le razioni alimentari?) e la voce, sopratutto nei collegamenti con i TG della notte, non sembra più la sua. Impastata, come se fosse ubriaca o se avesse fumato tutti i cannoni dei marines.
Ieri ha scritto un pezzo anche per La Stampa, "Mangiare plastica e non lavarsi: è la guerra nel deserto", trattando dell'igiene personale dei marines.
Mi fa simpatia Monica, chissà come arriverà alla fine di questa avventura.
Posted by Peter Kowalsky at 14:42 | Comments (0)
27.03.03
Stacco la TV
Ricetta per un programma standard di attualità sulla guerra: un conduttore poco informato, un generale in pensione, un esperto di armi sorridente, un sociologo ghignante, qualche corrispondente possibilmente donna dal Golfo dotato di telefono satellitare e foulard, una mappa dell'Iraq, un collegamento internet.
Non serve altro, il programma si fa da solo.
Dopo avere visto ieri sera Ballarò e poi Porta a porta, stacco la TV.
L'informazione sui giornali basta e avanza.
Posted by Peter Kowalsky at 14:44 | Comments (0)
26.03.03
Conferenza stampa
Poco fa mi è capitato di vedere su Rainews24 la conferenza stampa del Comando generale anglo-americano a Doha, Qatar.
Il portavoce è il gen. Brooks, giovane militare di colore sicuramente telegenico e di buone maniere.
Ha iniziato spiegando i fatti di rilievo delle ultime 24 ore, non dicendo nulla di preciso.
Poi ha commentato le immagini trasmesse su un bel monitor al plasma, riguardanti bombardamenti di precisione, come un blindato posizionato sotto un ponte colpito senza toccare il ponte stesso, o foto di edifici colpiti con precisione.
Fino a questo momento il generale è stato molto sul vago, le notizie che forniva - nonostante le foto - non davano nessuna spiegazione puntuale sull'andamento dell'azione militare. Deludente.
Subito dopo sono cominciate le domande dei giornalisti, che hanno chiesto quello che tutti avrebbero chiesto, dato che il generale non aveva detto quasi nulla.
Un gionalista ha chiesto se, oltre ai bombardamenti chirurgici, non mostravano anche le foto dei bombardamenti a Baghdad, o le foto degli obiettivi il cui bombardamento non era stato "chirurgico".
E ancora, è stato chiesto se la televisione sia un obiettivo militare, risposta vaga.
Un altro ha chiesto cosa poteva dire sul bombardamento di poche ore prima a Baghdad che aveva causato 15 morti. Brooks ha risposto che non aveva notizie in merito.
Decine e decine di domande precise, sempre risposte vaghe.
L'impressione di questa conferenza stampa è stata pessima, dando l'immagine di un Comando militare forse non del tutto capace di controllare la situazione. E certamente reticente.
I giornalisti invece sono sembrati molto diretti e privi di sudditanza, compresi quelli anglosassoni. Almeno questo è confortante.
Posted by Peter Kowalsky at 14:44 | Comments (0)
06.03.03
RaiDireSanremo
Ieri sera non c'era nulla in TV, lo zap cade su Sanremo e mi viene in mente che su Rai radio2 c'è la Gialappa's.
Tolgo l'audio al tv e accendo la radio.
Mi sono sganasciato fino all'una di notte.
E non avevo MAI visto Sanremo in vita mia.
RaiDireSanremo!
Posted by Peter Kowalsky at 14:09 | Comments (0)
04.03.03
RAI, di tutto di più
E' da idioti scegliere uno slogan che poi ti rovina l'immagine.
Domenica c'è il Sei Nazioni di rugby, Inghilterra-Italia.
A Twickenham, ore 15.
Cosa fa la RAI? Non lo trasmette.
Se non una sintesi all'una di notte.
E poi hanno il coraggio (ogni anno) di mandarmi la solita richiesta di abbonamento.
Ma che facciano una sede in Uganda, piuttosto che a Milano!
Posted by Peter Kowalsky at 14:02 | Comments (0)
17.02.03
La Centralità televisiva
Anche l'Osservatore Romano ha criticato i vertici Rai per la mancata diretta della manifestazione di sabato.
Italia 1 ha invece fatto la diretta, con grande dispiegamento di forze.
Sulla questione merita leggere l'analisi di Massimo Gramellini.
Posted by Peter Kowalsky at 07:06 | Comments (0)
12.02.03
Super trash
Scrive Franz Sideri
Leggo sulla Repubblica che alla Rai vogliono cacciare la D'Eusanio, che non conosco nè
ho mai visto, ma che ritengo per noi doveroso sostenere contro il cda, summa di ipocriti
paraculi: perchè deve essere proprio lei ad andarsene da quel cesso di tv che è diventata la rai?
Che diano l'esempio dimettendosi e noi li appoggeremo.
Votiamo compatti a sostegno della D'Eusanio, mi pare già di sentire Jack esortarci,
diffondi e fai votare, vamos!
Hasta,
Franz.
Giusto. Il sondaggio di repubblica.it è qui.
Il Jack al quale si riferisce credo sia Jack Folla.
Posted by Peter Kowalsky at 14:40 | Comments (0)
11.09.02
11 settembre e TV (2)
RAI 1 sta trasmettendo il suo speciale, in diretta con la commemorazione di New York.
In studio Tiziana Ferrario, da Ground Zero Lilli Gruber.
Che spettacolo!
Si beccano come due galline, interrompendosi, inseguendosi, sgomitando.
Parlano sopra l'intervento di Rudolph Giuliani in modo tale che non si sente il traduttore...
Non hanno il senso del silenzio.
E' come mettere a dirigere la domenica sportiva Valentino Rossi e Max Biaggi.
Se questa è la TV commemorativa, non era meglio sospendere le trasmissioni?
E stasera Vespa.
Posted by Peter Kowalsky at 15:21 | Comments (0)
11 settembre e TV
Eccoci pronti a sorbirci le "rievocazioni" televisive dell'11 settembre.
Ha cominciato ieri sera Canale 5 con il penoso speciale di Costanzo e Mentana.
Ha rasentato lo sciacallaggio più becero, concentrandosi su tre quattro interviste a qualcuno che ha perso marito figlio o amici.
Che senso ha tormentare, con lo scopo della rievocazione del dolore, chi ancora soffre?
Interessa realmente ai telespettatori?
Il dolore di New York è diverso da quello di Kabul?
Fatto con lo stile di Costanzo Sciò (e di Mentana) risulta poi ancora più fastidioso.
Aspettiamo Vespa.
Posted by Peter Kowalsky at 11:31 | Comments (0)
25.06.02
X-Files
Ieri sera, dopo molte settimane, ho acceso la tv per vedere X-Files (9° stagione, credo).
In alternativa, stesso genere, su RAI 1 la Carrà con lo speciale su Padre Pio.
Il vero mistero di X-Files è perchè continuino a farlo.
Manca Mulder (rapito dagli alieni) e al suo posto c'è l'inespressivo John Doggett, Scully è scazzata come non mai (sarà il figlio alieno?).
New entry Lucy Lawless, la regina guerriera di Xena, da decifrare.
Credevo che questa fosse l'ultima serie, ma penso che tutte queste nuove presenze presagiscano una continuazione. Ad oltranza.
Nonostante la scorta di Magnum Classic, ho preso sonno ben presto.
Mi sono risvegliato consolandomi con la notizia che ad ottobre dovrebbe uscire in dvd la serie di Twin Peaks.
Posted by Peter Kowalsky at 09:20 | Comments (0)