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16.09.06
Il Campanile
La salita di due ore è tortuosa, su ghiaioni, zigzagando ora a destra ora a sinistra. Ma quando le brume del mattino si diradano e intorno iniziano a profilarsi le cime è come essere il pilota di un aereo che improvvisamente esca dalla nebbia per volteggiare in un paesaggio di straordinaria bellezza. Quando poi ci si alza di quota verso il tratto finale e compare la cuspide del Campanile, e quindi tutta la sua sagoma, si resta senza fiato. Eppure Cozzi non addolcisce le proprie impressioni neppure di fronte a questa visione. Anzi definisce il Campanile "l'urlo pietrificato di un dannato"... Più di mezzo secolo prima dell'epopea del Cerro Torre le nostre Dolomiti avevano già il loro "Grido di pietra".
Renzo Bassi, Meridiani Montagne n. 22
Sette euro e cinquanta spesi bene. E se poi tu non fossi ancora convinto, se vuoi, ti ci porto io.
Posted by Peter Kowalsky at 16.09.06 15:22
Comments
accetto l'invito!!!
Posted by: zoe at 20.11.06 23:21