« L'essenziale | Main | Minacce »
16.08.06
44° 37.287N 014° 14.003E
Pare che Quarnaro, il golfo tra l'Istria e le prime isole della Croazia, significhi "divoratore di carne" (Carnaro).
Non lo dimenticherò facilmente. Il vecchio motoscafo di 8 mt.in legno sul quale viaggiavo di ritorno dalle isole Incoronate è affondato nel giro di quattro, cinque minuti al massimo, al largo (per fortuna non in mare aperto) dell'isola di Unije. Così, senza alcun preavviso. Pare per un cedimento strutturale. Il tempo di richiamare l'attenzione di un gommone (per fortuna) non molto distante. Il tempo di puntare il più possibile verso la costa, buttare l'ancora con la speranza di recuperare in seguito lo scafo, indossare i salvagenti, lanciare solo qualche sacca con documenti e poco altro al gommone che si era avvicinato e... buttarsi in mare.
Difficile dimenticare l'immagine dell'acqua che invade sempre più prepotentemente lo scafo, gli oggetti che galleggiano, gli sguardi dei compagni di sventura, la sensazione di impotenza.
E buttarsi in acqua, con il mare forza 4, e avere l'idiozia di prendere la sacca nella quale tenevo i libri portati in viaggio, nuotando con un braccio sollevato.
Vedere poi dal gommone lo scafo ormai completamente sommerso, mentre ci portano al porticciolo di Unije, sbarcarvi da quasi veri naufraghi, solo col costume da bagno e poche altre cose, in un paese senza capitaneria, senza bancomat, senza niente se non un bar.
Bè, nel complesso è una sensazione del cazzo!
Ringrazio Stefano ed Elena che ci hanno salvato, e Marino e Marta che il giorno dopo ci hanno riportato con la loro barca fino a Grado.
E ringrazio per la tempestività l'Ente Nazionale Croato, che appena sbarcato a Unije mi ha fatto pervenire questo sms: "Vip e Ente Nazionale Croato per il Turismo Le augurano buon soggiorno in Croazia. Per Tourist info chiami il numero 7799 (servizio a pagamento)".
Posted by Peter Kowalsky at 16.08.06 12:05