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10.07.06
Chi ha vinto davvero i mondiali?
Ringrazio i miei genitori per avermi permesso di essere arrivato fino a qua. E non riesco a crederci, se penso che al mio paese ancora non c'è un campo di calcio con l'erba.
Gennaro Gattuso, intervistato da Radio Rai1
Se penso a Francia-Italia di ieri sera, il sentimento è ancora di tristezza. Non so bene perché. Sarà per il gioco (non) espresso dalla squadra, sarà la testata di Zidane, sarà per la vittoria ai rigori...
Mi pare ci sia poco da gioire, nonostate l'aver battuto gli odiosi francesi. Tra appena un mese, ci sarà almeno una partita giocata dall'Italia che ci ricorderemo? Ne dubito. A parte qualche minuto in un paio di partite (con l'Ucraina e con la Germania), non c'è mai stato gioco. Forse neanche Lippi ha mai capito quale fosse la formazione giusta e ha indovinato i cambi solo perché ha tolto quei due/tre giocatori totalmente assenti, come Totti ieri sera e anche per tutto il mondiale.
Ma era segnato, evidentemente e quando sta scritto anche le scelte più sbagliate nulla possono.
Ma alla fine, se il calcio è ancora uno sport e conta ancora "come" si vince, credo ci sia poco da festeggiare. Il quattro volte "Italia campione del mondo" urlato da Cucchi nella telecronaca RAI, facendo il verso a quello di Ameri del 1982, rende ancora più triste il confronto con quella squadra e quella vittoria.
Ma chi ha vinto allora questo mondiale?
Sicuramente la Germania, che ha organizzato tutto in modo perfetto, godendosi l'evento e vivendolo senza tante esasperazioni.
Lo ha vinto anche Sky, bisogna ammetterlo, che ha surclassato tutte le precedenti edizioni gestite dalla RAI. E' inimmaginabile, per chi si è visto questi mondiali su Sky, pensare in futuro di tornare a vederli sulla RAI. Trasmissioni molto professionali, tecniche e competenti senza mai eccedere nella polemica o nel cattivo gusto. E poi per la prima volta un canale tv con la partita commentata dalla Gialappa's!
Ma questo mondiale l'ha vinto anche Gennaro Gattuso, uno dei pochi uomini veri della nazionale, uno dei pochi che può rappresentare il vero spirito degli italiani. Il dito in bocca, lui non si sognerebbe mai di metterlo.
Posted by Peter Kowalsky at 10.07.06 09:20