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07.05.06
I tre fanciulli
Presto ad annunciare il giorno
il sole splenderà sulla via dorata,
presto la superstizione scomparirà,
presto l'uomo saggio vincerà!
Oh cara quiete, scendi quaggiù,
torna di nuovo nei cuori degli uomini;
allora la terrà sarà un regno dei cieli,
e i mortali uguali agli dei.
I tre fanciulli
IL FLAUTO MAGICO - Atto Secondo
A volte capita. Capita di partecipare ad una cerimonia cattolica, come la prima comunione, magari perchè hai un nipote tra i comunicandi.
Ormai sono diventate cerimonie paradossali. Come quella alla quale ho partecipato oggi.
Preti melensi e vanitosi, interessati solo alla cerimonia come spettacolo che viene dilatata per quasi due ore. Papà concentrati solamente a riprendere con la telecamera i pargoli intonacati sull'altare, saltando da una navata all'altra, salendo sui banchi o anche distendendosi sui gradini dell'altare.
Tutto intorno vociare di mamme e frignare dei pargoletti più piccoli, lasciati liberi di girare per la chiesa come fosse un kinder garden.
E tanto incenso, mai sentita tanta puzza di incenso. Un fumo continuo, che dopo un po' ti devasta i bronchi e ti fa lacrimare gli occhi (in "Principi e norme del Messale Romano" l'uso dell'incenso dovrebbe essere facoltativo e si può usare solo in cinque momenti della Messa, non durante tutta la Messa!)
E tutti sempre e solo concentrati a riprendere con telecamere e videotelefonini i bambini della prima comunione.
Osservavo queste scene, pensando che tra qualche anno molti di questi angioletti in attesa della comunione avranno già sperimentato le prime droghe e da adulti più della metà saranno statisticamente evasori fiscali. Già ora vengono abituati a non rispettare regole, a fare ciò che credono. Se avessi visto un bimbetto pisciare sul confessionale non mi sarei poi tanto stupito.
E in tutta questa bagarre, tre chierichetti continuavano a spandere incenso che deve avere degli effetti disinibitori e allucinogeni.
I tre incensavano in modo convulso, non si capiva se muovevano il turibolo in forma di croce o in modo circolare. Ancora un po' e l'avrebbero fatto ondeggiare anche dietro la schiena in modo rap.
Ormai c'era un tale fumo che non si scorgeva più l'altare e questo fatto stava mettendo a rischio le riprese finali dei papà-registi.
I tre fanciulli incensatori stavano deliberatamente drogando una comunità di buoni cattolici. Senza che nessuno facesse nulla per fermarli.
Chissà perché, ma i tre giovani chierichetti mi hanno fatto venire in mente (forse a causa dell'intossicazione da incenso) il Die Zauberflöte al quale ho assistito un paio di settimane fa alla Fenice di Venezia.
Ottima rappresentazione del Flauto Magico con una lettura interessante offerta dal regista Jonathan Miller.
Nessuna concezione fiabesca con conseguenti scenografie fantasmagoriche. Con Miller la visione è massonica, fondata su una enorme biblioteca grigia che circonda una struttura centrale di blocchi di pietra (egizi?) simmetrici. Abiti sontuosi di fine settecento. Bravo poi il direttore Neuhold e la resa dell'orchestra e del coro.
E bravi tutti gli ineterpreti, e tra tutti il Papageno Alex Esposito e la Papagena Sofia Soloviy.
Ma bravissimi (e questo è il punto al quale i tre chierichetti mi stavano portando i fumosi pensieri), quasi fantastici sono i tre fanciulli! Incantevoli, deliziosi, e disinvolti. Mai visti e sentiti tre fanciulli così nel Flauto Magico!
E la prova applausi non sbaglia mai.
I tre fanciulli mozartiani rappresentano la perfezione illuministica, i tre chierichetti della ceriminia in chiesa sono invece il simbolo della trasfigurazione mediatica della Messa.
E tra qualche settimana mi aspetta una cresima...
Posted by Peter Kowalsky at 07.05.06 19:11