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26.04.05
Grande mossa!
Nota bene: i promotori di questo sito non sono in alcun modo legati a partiti, associazioni o altre organizzazioni di carattere politico o istituzionale, né essi sono stati spinti a questa iniziativa da Silvio Berlusconi o da persone a lui collegate.
Il nostro unico obiettivo è quello di raccogliere messaggi di sostegno per il presidente Berlusconi in un momento difficile in cui, crediamo, molti italiani vogliano confermargli il loro supporto e il loro affetto.
Tutto vero.
Posted by Peter Kowalsky at 18:51 | Comments (0)
E la montagna?
Io adoro Giulio Tremonti.
E' ritornato, e non vede l'ora di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Uno sicuramente riguarderà questo signore.
Intanto getta un po' di scompiglio con una proposta a dir poco geniale: vendere le spiagge. E qualcuno c'è cascato.
E non dimentichiamoci di questo.
Posted by Peter Kowalsky at 18:39 | Comments (0)
Scusate il ritardo
Se è vero che il Papa, all'udienza con i fedeli tedeschi, si è giustificato del ritardo con un «Scusate, vuol dire che mi sto già italianizzando», bè, parte col piede sbagliato.
Vuol dire che tra poco vedremo Ratzi col mandolino...
Da leggere cosa ha scritto Massimo Gramellini su La Stampa di oggi. Qui sotto il suo Buongiorno in questione.
Parlando in tedesco
Per giustificare il suo ritardo all'udienza con i fedeli giunti dalla Germania, Papa Ratzinger ha scherzato: «Scusate, vuol dire che mi sto già italianizzando». Una battuta ammiccante, se rivolta in italiano a degli italiani. Detta in tedesco a una platea di tedeschi, ha provocato una piccola fitta al cuore di chi l'ha interpretata come un'involontaria canzonatura.
La sortita mostra con chiarezza i due fantasmi mediatici che Benedetto XVI deve sfidare all'inizio del suo pontificato.
Il primo è una istintiva e reciproca diffidenza italo-germanica, retaggio di vicende storiche millenarie e caratterizzata da una zavorra di luoghi comuni, fra i quali la mancanza di puntualità non è di certo il più infamante. Il secondo è l'inevitabile macchina dei paragoni, che oggi indurrà qualcuno a ricordare come Giovanni Paolo II seppe blandire il popolo dell'Urbe fin dal giorno dell'elezione, definendo «nostra» la lingua italiana e avendo cura di non rivendicare subito davanti ai polacchi la propria nazionalità, mentre il suo successore ha detto ai tedeschi: «Sono a Roma da 23 anni, ma resto bavarese».
Per indole Papa Ratzinger non cerca il consenso delle folle, ma è uomo talmente profondo e sensibile che lo otterrà lo stesso.
Ancora più intensamente, ci si conceda di dirlo, se continuerà a scrivere, e dunque a leggere, le parole che pronuncia con tanta ispirazione in pubblico. Perché quando è costretto dalle circostanze a improvvisare, rischia come tutti i timidi di ottenere qualche indesiderato effetto collaterale.
Massimo Gramellini
Posted by Peter Kowalsky at 18:27 | Comments (0)
Salutismo
Se fossi un medico, da qualche giorno mi sentirei molto, molto depresso.
Posted by Peter Kowalsky at 18:23 | Comments (0)
20.04.05
Troppa grazia, Signore!
Muore un Papa e se ne fa subito un altro.
Un governo Berlusconi è lì per cadere, e ne è già pronto un altro.
Esiste nel mondo sottosviluppato un giornalista che appaia tanto in tv come Bruno Vespa?
Noi tutti, ma quest'uomo soprattutto, ci meritiamo un lungo periodo in cui nè il bene nè il male prevalgano, tutto sia immutabile, non accada insomma mai un cazzo! Pur di non vederlo più a tutte le ore.
Ma ciò sarebbe già un prevalere del bene.
Posted by Peter Kowalsky at 06:33 | Comments (0)
19.04.05
Nela cioia...
Dopo il grande Papa Ciovani Paolo secondo, i zignori cardinali hanno eletto me, un semplice umile laforatore nella vigna del Zignore.
Mi conzola il fatto che il Zignore sa laforare e agire anche con strumenti insuficienti, nella cioia del Zignore risorto...
Qvazie.
Papa Benedetto XVI, già cardinale Ratzinger
Il primo grande vantaggio di questo papa è che costringerà molti a studiarsi i numeri romani. E un po' di tedesco...
Posted by Peter Kowalsky at 19:21 | Comments (0)
13.04.05
Rosso cinese
Paesi quasi spopolati, per una settimana, nel nord est. Enoteche e bar deserti. Tutti al Vinitaly. Ormai è di moda, ormai fa' figo. Trendy.
Per vedere-capire-sapere che cosa?
Che è aumentato di quasi otto volte (+670%) nel 2004 il valore delle importazioni di vini californiani, che diventano i vini extracomunitari più consumati in Italia? (sic)
Che è arrivato il primo vino cinese, il rosso Jinwangchao, e che secondo la Coldiretti fa schifo? (per fortuna)
Che alcune grandi cantine italiane distribuiscono etichette cilene o australiane? (?)
E' il caso di Castello Banfi di Montalcino che, oltre al Brunello distribuisce gli australiani Stonehaven e i cileni Punta Nogal e Concha y Toro. Dei tre il secondo ha un buon rapporto qualità/prezzo: con circa tre euro bevi un discreto rosso.
Eh, supertuscans...
Posted by Peter Kowalsky at 11:59 | Comments (0)
11.04.05
Hijo de puta
Non c'è di peggio che passare l'inverno a "rigenerarti psicologicamente", cioè frequentare gli strizzacervelli più bravi per cercare di migliorare la tua autostima, cancellare alcuni brutti ricordi e smussare il senso di inferiorità che hai verso una persona.
E poi questa persona, alla prima occasione, ti distrugge in pochi secondi le certezze costruite con tanta fatica.
Jerez de la Frontera, ieri.
Posted by Peter Kowalsky at 09:18 | Comments (0)
09.04.05
E su nevica...
Il giorno in cui decidi di togliere il portasci dall'auto, bèh, è un giorno triste. Hai aspettato più del giusto, fino a che hanno chiuso quasi tutti gli impianti delle Dolomiti, compresi quelli della Marmolada (per manutenzione). Hai aspettato, sperando.
Ma alla fine arriva il giorno in cui capisci che il portasci serve d'ora in poi solo per schiacciare moscerini.
Basta neve polverosa. Basta panini unti mangiati davanti alle baite con il sole in faccia. Basta aria fredda tra i capelli. Basta ghiaccio bastardo. Basta gambe distrutte. Basta, fino al prossimo anno. Tolgo il portasci.
E il bello è che oggi su sta nevicando...
Posted by Peter Kowalsky at 10:19 | Comments (0)
08.04.05
Venite! No, fermatevi...
La gente era tanta, quanto inspiegabile l'afflusso. Spiegabile solo per questo Papa? Non so. Molte cose sono cambiate dagli ultimi funerali di un papa 27 anni fa'(veramente sono stati due i funerali in quel lontano 1978).
Anche la televisione è cambiata. Karol Wojtyla era morto da pochi minuti che Bruno Vespa già annunciava che sarebbero stati milioni i fedeli che avrebbero raggiunto Roma. E tu che sei lì, davanti alla tv come un ebete, ti dici "massì, può essere un'idea, quasi quasi vado anch'io a Roma, questo Papa era una brava persona...".
E dopo qualche giorno, quando si sono accorti che fiumana stava arrivando, contrordine! Fermarsi tutti! Ma ormai milioni di persone erano in viaggio, per andare a vedere solo un grande schermo distante chilometri da San Pietro.
Questo che è accaduto mi mette paura.
Quella bara di cipresso mi ha impressionato; non ne avevo mai vista una così semplice. E' stato un pugno sullo stomaco, più di tutto il resto...
Adesso basta per un po' di giorni?
Posted by Peter Kowalsky at 15:57 | Comments (0)
01.04.05
Popato
Piuttosto che rock, definirei pop questo papato...
Un attimo fa su radio Rai2, Atlantis, detta mi pare da Piero Colaprico, giornalista del Corriere della Sera.
Speriamo che la marea di cazzate che da ieri sera ha inondato radio e tv presto si ritiri.
Posted by Peter Kowalsky at 17:27 | Comments (0)
Sfioramenti
Si è appena conclusa una delle peggiori puntate di Condor. Luca Sofri narra di quando il Papa lo ha sfiorato...
Posted by Peter Kowalsky at 10:58 | Comments (0)
Rispetto
Hanno sospeso i comizi finali e le manifestazioni politiche in segno di rispetto per l'agonia del Papa.
Forse dovevano farlo prima per la nostra agonia...
Posted by Peter Kowalsky at 10:54 | Comments (0)