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06.08.04
Ancora Provenza
Ah, le donne francesi, come fai a dimenticartele? Io di sicuro non mi scorderò quella che mi ha tamponato a St-Remy-de-Provence!
Sbang! E poi tutti giù per terra! Nessun problema, se non un'ora persa per liberare la ruota dalla targa incastrata e per compilare la constatazione amichevole bilingue. Ma il pomeriggio è rovinato.
Passato indenne per il bordello di Bilbao, La Coruna e Pamplona dove alla guida non ti perdonano neanche le più innocenti indecisioni, vado a trovare l'incidente all'ora dell'aperitivo nella piazza di un paesino di poche anime e tanti turisti. Se così doveva essere, va bene così.
La giornata era cominciata bene, nel sole del primo mattino verso Tolosa attraversando la stupenda campagna dei Midi Pyrenees. Mi viene voglia di uscire dall'autostrada, mollare la moto, correre verso la cima della prima collina e starmene disteso sotto un albero a guardare il cielo che si intravede tra le foglie mosse dal vento.
Dopo Carcassonne l'aria diventa calda e si mescola a quella più fresca che profuma di pino marittimo: sentori di Mediterraneo.
Infatti, a Narbonne si scorge per un attimo il mare. Comincia a fare davvero caldo, via veloci per Montpellier e Nimes. Da lì calma, comincia la Provenza meridionale e ci vuole una pausa per una biere a pression. Poi Beaucarie e Tarascon e subito dopo la fatale donna francese.
Resta poco tempo per trovare Roussillon, al tramonto. Magnifica, nelle rocce arrossate dal sole.
Ci si ferma per la notte vicino Apt, nel parco del Luberon, in un albergo malinconico quanto il pomeriggio con la francese sbadata.
Posted by Peter Kowalsky at 06.08.04 23:15
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