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30.05.04

Beer Adventure

aying.gif

Come già preventivato, colgo al volo l'occasione (mentre i germanici scendono a frotte per il ponte di Pentecoste) per andare ad Aying per visitare la centenaria fabbrica di birra e dedicarmi ad assaggiare scrupolosamente tutti i tipi di birra prodotti. Sarà un lavoro duro e impegnativo, mi servireanno almeno tre giorni. Forse quattro.
La moto è pronta. Io anche.

Posted by Peter Kowalsky at 09:51 | Comments (0) | TrackBack

29.05.04

Funerali

Cosa spinge una famiglia che ha avuto il proprio caro trucidato in un paese straniero mentre era in cerca di fortuna, a volere i funerali in forma solenne?
Nella stessa giornata, un'altra famiglia, molto più in vista e importante, sceglie i funerali in forma privata.

Posted by Peter Kowalsky at 20:36 | Comments (0) | TrackBack

24.05.04

Senatori e amanti a Roma

"Dopo che prendo una decisione inizia il confronto con gli alleati e poi una volta che è stata presa una decisione comune dalla coalizione bisogna andare in commissione e poi in Aula. Tutto ciò richiede molto tempo. Poi tocca ai senatori che devono dimostrare di non venire a Roma solo per avere un'amante e quindi cambiano una norma e tutto ricomincia da capo".
E, a proposito delle amanti a Roma: "Dopo i 400 chilometri di distanza, il peccato non vale più".
Silvio Berlusconi.
Anche quest'anno non si va a votare.

Posted by Peter Kowalsky at 18:47 | Comments (0) | TrackBack

Giro

binda.jpgChe gran rottura di balle, il Giro d'Italia!
Traffico bloccato per ore, macchine e furgoni, clacson e sirene, altoparlanti e gadget buttati in corsa ai bambini stile Africa.
Da bambino me ne stavo su un muretto ad aspettare i corridori, e quando passavano sentivi solo il frrrrrrrrr dei raggi delle ruote al passaggio delle bici.
Adesso ci sono più di 3.000 persone che ci lavorano di cui dio solo sa quanti ambulanti e venditori di paccottiglie.
Il tutto per fare da contorno al più massiccio sistema di doping. Tenete almeno in casa i bambini, quando passano.

Posted by Peter Kowalsky at 15:09 | Comments (0) | TrackBack

21.05.04

Matrimoni

Secondo il Pentagono era un assembramento di guerriglieri. Ma era un matrimonio. Decine di bambini e donne uccisi, l'altro giorno in Iraq. Era solo un matrimonio.
Anche quello di domani sarà solo un matrimonio.
Con una sola preoccupazione angosciosa: la pioggia...

Posted by Peter Kowalsky at 10:00 | Comments (0) | TrackBack

20.05.04

Italians summit Everest?

Stamattina alla radio mi pare abbiano dato la notizia che la spedizione italiana Everest-K2 era salita sull'Everest, ma Everest News non ne parla. Devo avere capito male.
In compenso gli italiani hanno mandato un video niente male.

Posted by Peter Kowalsky at 18:27 | Comments (0) | TrackBack

La Poderosa

Viaggio come percorso interiore? Chissà. Resta comunque un bel viaggio, in moto, da Buenos Aires attraversando Cile, Perù e Venezuela. Quattro mesi su una vecchia Norton del '39, "La Poderosa", scoprendo le Ande, i deserti, Machu Picchu, il Rio delle Amazzoni, ma anche il lebbrosario nell' Amazzonia peruviana e tutta la povertà del continente. Prima che Ernesto Guevara diventasse il Che.
Da vedere, prima o poi, I diari della motocicletta, di Walter Salles.

Posted by Peter Kowalsky at 14:12 | Comments (1) | TrackBack

19.05.04

Ma la vita continua

"Mi sembra che domenica sera a Roma ci sono state centinaia di migliaia di persone che festeggiavano con un concerto... Se Bush ogni volta che un soldato USA muore in Iraq dovesse sospendere tutte le sue attività, starebbe tutto il giorno a commemorare i caduti. Lo dico con tutto il rispetto per la famiglia e con tutto il rammarico per questa giovane vita sacrificata per difendere la pace e la sicurezza, ma a un certo punto non dobbiamo farci prendere dal piagnisteo e dall'emozione. Quando ci sarà da commemorare ovviamente il presidente Berlusconi farà le proprie scelte. Ma la vita continua, altrimenti saremmo troppo condizionati da quello che succede in Iraq". (da La Stampa)
Francesco Speroni, parlamentare europeo, in difesa di Berlusconi per la sua presenza alla festa del Milan.

Posted by Peter Kowalsky at 09:17 | Comments (0) | TrackBack

18.05.04

Berlusgoogle

berlusgoogle.gif

Il motore di ricerca che non poteva mancare: Berlusgoogle! (da Dotcoma)
Quanto durerà? E sopratutto, chi lo farà sparire per primo?

Posted by Peter Kowalsky at 16:53 | Comments (0) | TrackBack

17.05.04

URGENT MESSAGE

URGENT MESSAGE TO ALL EVEREST CLIMBERS: Yesterday we had an unpleasant incident: at 4 p.m. (local time) An unknown climber has dumped an empty oxygen cylinder which flown near to guys CLIMBING, fortunately not hitting anyone. Today at 6 a.m. the history has repeated - one more cylinder has flown by absolutely near to guys working on a wall. It would be desirable to address to all climbers: please, do not dump empty oxygen cylinders downwards. There are people working at the Wall!
Please pass this on to all everest climbers. (da Everest News)

Succede anche questo, lassù. In questo momento c'è tanta gente che scalpita, e giù non riescono più a tenere il conto di chi arriva in vetta.
Vuoi andarci anche tu (ormai il prossimo anno)? Parlane con Susan Ershler, ti organizza tutto.

Posted by Peter Kowalsky at 17:56 | Comments (0) | TrackBack

13.05.04

Azione di sicurezza

Mi scrive Klaus Becker, direttore BMW Motorrad Italia. Una raccomandata, e con ricevuta di ritorno, per giunta. Mi viene il dubbio di non avergli pagato la moto. Nella lettera (che va mentalmente letta con leggero accento tedesco) invece a un certo punto mi si dice:
In alcuni casi è possibile che si verifichino delle perdite di carburante, nel peggiore dei casi non è da escludere il pericolo di incendio.
Apprezzabile l'iniziativa. Anche se domani dovrò farmi, probabilmente porconando sotto la pioggia, un centinaio di km per portare la moto dal concessionario per fare l'intervento.

Posted by Peter Kowalsky at 15:52 | Comments (0) | TrackBack

Punti di vista

Zapatero a palazzo Chigi incontra Berlusconi. Una cosa è certa: Zapatero è più alto.

Posted by Peter Kowalsky at 15:48 | Comments (0) | TrackBack

Question time

Di fronte alla questione delle torture in Iraq, la classe politica italiana ne esce tutta, indistintamente, in modo pietoso. Una qualunque democrazia si sarebbe preoccupata dei torturati e dei torturatori. Una democrazia a responsabilità limitata come quella italiana ne ha approfittato per dare sfogo all'aggressività delle parti. Le parole forti usate nei confronti del Ministro della Difesa e la strumentazione a corrente alternata dell'intervista della vedova del carabiniere ucciso a Nassirya, hanno come unico scopo la campagna elettorale.
Chiunque con un minimo di buon senso può ragionevolmente essere convinto che il nostro governo sapesse poco o nulla di queste torture, anche solo considerando il peso e il ruolo dell'Italia nella coalizione. Chiunque con un minimo di buon senso non sarebbe andato ad intervistare la vedova di un carabiniere che sul tema delle torture parlava per sentito dire e con chissà quali motivazioni.
Questa classe politica approfitta di qualunque occasione per imbastire una recita nella quale nessuno, a cominciare dagli stessi politici, crede.
Che squallore.

Posted by Peter Kowalsky at 14:50 | Comments (0) | TrackBack

10.05.04

Un po' di grandine

ko1.gif

Ormai ne sono convinto. In questo pianeta la situazione meteo normale è la pioggia. In alternativa alla grandine e alla neve. Sopratutto nei fine settimana. Non c'è altra spiegazione.

Posted by Peter Kowalsky at 14:41 | Comments (0) | TrackBack

06.05.04

Scuse

bush_tv.jpgEh sì, non sono più gli americani che hanno liberato l'europa dal nazismo, quei simpaticoni altruisti che abbiamo visto in tanti film sulla seconda guerra mondiale. Le abbiamo viste tutti le foto delle torture ai prigionieri in Iraq, una ripetizione di quanto accaduto in Afghanistan e a Guantanamo. Di queste foto colpisce sopratutto la presenza delle donne che hanno partecipato alle umliazioni inflitte ai prigionieri. E a capo della prigione di Abu Ghraib c'era proprio una donna, il generale Janis Karpinski, una riservista che nella vita civile fa la manager in una grande azienda e che, a vederla solo in fotografia, non vorresti mai fosse tua nonna.
La Casa Bianca ieri sera si è scusata. Qualche testa salterà, ma di sicuro non quella di Rumsfeld, i democratici amplificano per il loro tornaconto lo scandalo, ma in America cosa cambierà?
Il sadismo che trasuda da queste foto è solo generato (giustificato) dalla guerra, o parte da una degenerazione più generale e ampia della società americana? Noi europei resteremo a guardare, come sempre, un po' indignati un po' sorpresi, aspettando il prossimo film di Oliver Stone e lasciando che l'America continui ad occuparsi della gestione del mondo.
Forse non ha neanche tanto senso, ora come ora, protestare. Basterebbe cominciare a non comperare prodotti americani, l'unico modo per concretizzare l'indignazione e fargli capire che forse non appaiono più come i salvatori della libertà impersonati in tanti film da Gregory Peck o Robert Mitchum o Humphrey Bogart.

Posted by Peter Kowalsky at 09:57 | Comments (0) | TrackBack

04.05.04

Alicrac

E così l'Alitalia potrebbe chiudere. Immagino già le sollevazioni popolari. Spero che non ci sia qualcuno che voglia fare raffronti tra i dipendenti Alitalia e quelli della Fiat di Melfi.
A proposito, quale di queste società mandate più volentieri e più frequentemente a quel paese?
a) Alitalia
b) Autostrade
c) Enel
d) Telecom Italia
e) Trenitalia

Comunque, restando ai trasporti, ci resta sempre il treno o l'auto.

Posted by Peter Kowalsky at 15:03 | Comments (0) | TrackBack

Zitti Zitti (il silenzio è d'oro)

Zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
ricchi ricchi, il silenzio è d'oro.

Zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
ricchi ricchi, il silenzio è d'oro.

Nel silenzio finalmente sento...
Nel silenzio finalmente sento...
Nel silenzio finalmente sento...

Mi viene in mente questo brano degli Aeroplanitaliani (Sanremo 1992), ascoltando l'invito del Premier al silenzio stampa sui prigionieri italiani.
Curiosamente e contemporaneamente, viene confermata la notizia delle torture ai prigionieri iracheni da parte non solo di militari americani ma anche di "civili" dipendenti di società appaltatrici del Pentagono.

Qui sotto tutto il testo di "Zitti Zitti (il silenzio è d'oro)"

Zitti Zitti (il silenzio è d'oro)

Perchè voi siete i protagonisti
il crollo dell'Impero comunista
milioni di supervalutazione
il monopolio dell'informazione.

Indagine aperta. Inchiesta archiviata
meno zucchero, più goal granata
ferma condanna, gusto speciale
missile, bomba o cedimento strutturale.

Gladio, stadio, la Tua radio
grande concorso la lotta alla mafia
Il prodotto che rispetta la natura
questa piaga della droga
e mantiene la cottura.

Emergenza albanesi,
emergenza immigrati
Tomba la bomba, piccone, P2
non arrivare preparati
all'appuntamento del '92.

A voi la linea, allarme ambiente
crisi del Golfo, bombe intelligenti
Guerra, Tempesta, Maradona,
la strage del sabato sera.

Coro: TG5, TG4, TG3, TG2, TG1

Estonia, Lettonia, Lituania,
la crisi, la crisi, la crisi, la crisi,
parole parole che sono rumore
parole parole che sono rumore, rumore...
Silezio.

E allora zitti zitti, non riflettere, non discutere
ma sentire col cuore, buttarsi a capofitto
e allora zitti zitti dritto verso il centro
non fuori, ma dentro
non rumore ma silenzio.
Non gridare ma ascoltare
non forzare ma lasciarsi andare
non imparare ma dimenticare
il silenzio è lo spazio per poter pensare.

E allora zitti zitti che il silenzio è d'oro
ed anche quando siamo tanti
stiamo zitti in coro
c'è tanto chiasso intorno
che non si calma mai
parole su parole su parole parole tra noi
ma se si parla perchè si ha la lingua in bocca è meglio
muti come pesci,
è meglio acqua in bocca
perciò se un bel tacere non fu mai scritto
restiamo zitti noi e lasciam parlare i fatti
non gridare ma ascoltare
non forzare ma lasciarsi andare
non imparare ma dimenticare
il silenzio è lo spazio per poter pensare.

Zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
ricchi ricchi, il silenzio è d'oro.

Zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
ricchi ricchi, il silenzio è d'oro.

S'ode a destra uno squillo di tromba
da sinistra gli risponde uno sbadiglio
troppe voci fanno male
e la testa rimbomba
e di quello che succede
non si sente più nulla.
Il silenzio, il ricominciare,
il bianco ed il nero,
il silenzio è lo zero
ma fra tutte queste grida
e richiami della foresta
il silenzio è la quiete dopo la tempesta.
Non gridare ma ascoltare
non forzare ma lasciarsi andare
non imparare ma dimenticare
il silenzio è lo spazio per poter pensare.
E allora zitii zitti
non discutere non riflettere
ma sentire col cuore, buttarsi a capofitto
e allora zitti zitti
dritti verso il centro
non fuori, ma dentro
non rumore ma silenzio.

Zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
ricchi ricchi, il silenzio è d'oro.

Zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
zitti zitti, il silenzio è d'oro
ricchi ricchi, il silenzio è d'oro.

Nel silenzio finalmente sento...
Nel silenzio finalmente sento...
Nel silenzio finalmente sento...

(1992, A. Bertallot)

Posted by Peter Kowalsky at 07:30 | Comments (0) | TrackBack

03.05.04

Irripetibile

La mattina del 1° maggio attraversavo la tangenziale di Mestre, quasi deserta. Neanche un accenno di coda. E' stato così intensamente zen che sono tornato indietro e l'ho rifatta. Liberatorio.

Posted by Peter Kowalsky at 07:16 | Comments (0) | TrackBack