29.06.02
Portogallo
Ho inserito alcune foto del Portogallo, quasi 2.000 km attraversando l'Estremadura, la Beira Litoral, il Douro, il Minho, la Beira Alta e Baixa, Alto e Basso Alentejo e il Ribatejo.
Posted by Peter Kowalsky at 07:38 | Comments (0)
27.06.02
Un posto magico a Lisbona
Un posto magico a Lisbona è la Casa do Alentejo, rua das Portas de Santo Antao 58.
Impossibile capire dalla strada che si tratta - anche - di un ristorante.
All'interno il palazzo ha decori moreschi e sembra un club privato, con sale per mostre, esposizioni e lettura (fa parte del centro culturale Alentejano).
Sopra ci sono le due sale ristorante (aperto a tutti),decorate di azulejos.
L'aria che si respira è quasi decadente e un po' coloniale.
Merita una cena. E una visita finale ai bagni.
[Lisbona 2]
Posted by Peter Kowalsky at 07:27 | Comments (0)
26.06.02
Un sogno
La Turchia oggi batte il Brasile e poi in finale strapazza la Germania.
Che gioia per i milioni di turchi tedeschi (e che fine per il più brutto mondiale che si ricordi)!
Posted by Peter Kowalsky at 09:24 | Comments (0)
25.06.02
X-Files
Ieri sera, dopo molte settimane, ho acceso la tv per vedere X-Files (9° stagione, credo).
In alternativa, stesso genere, su RAI 1 la Carrà con lo speciale su Padre Pio.
Il vero mistero di X-Files è perchè continuino a farlo.
Manca Mulder (rapito dagli alieni) e al suo posto c'è l'inespressivo John Doggett, Scully è scazzata come non mai (sarà il figlio alieno?).
New entry Lucy Lawless, la regina guerriera di Xena, da decifrare.
Credevo che questa fosse l'ultima serie, ma penso che tutte queste nuove presenze presagiscano una continuazione. Ad oltranza.
Nonostante la scorta di Magnum Classic, ho preso sonno ben presto.
Mi sono risvegliato consolandomi con la notizia che ad ottobre dovrebbe uscire in dvd la serie di Twin Peaks.
Posted by Peter Kowalsky at 09:20 | Comments (0)
Mondiale marche
A chi vuole scommettere qualche euro sulla Turchia campione del mondo (la quotano 10 a 1) gli esperti suggeriscono di aspettare l’esito della prima semifinale. Se Adidas Germania batterà Nike Corea, spiegano testualmente, non c’è la minima speranza che Adidas Turchia possa far fuori Nike Brasile. Mentre una vittoria dei Nikoreani spalancherebbe le porte ai Turcadidas, dato che i due colossi della maglietta sudata e dello scarpino puzzolente hanno diritto a una finalista per uno. Accadde già nel ‘98, dove non fu la Francia di Zidane a strapazzare il Brasile dell’ectoplasmatico Ronaldo, come credettero alcuni miliardi di stolti telespettatori, ma l'Adidas a sconfiggere la Nike, come sta scritto nei testi sacri della pubblicità internazionale.
Non è detto che queste cose siano vere, ma è già grave che se ne parli come se fossero normali. E che si consideri senza particolare stupore la possibilità che Adidas Collina non diriga più la finalissima a causa del veto di Corea e Brasile, le gemelline Nike fin qui stracoccolate dagli arbitri. Sarebbe stato meglio che il nostro esimio Crapa Pelata si fosse astenuto dal saltabeccare negli spot del- l’azienda tedesca, ma certi scrupoli appartengono ai dinosauri del moralismo, ormai estinti sotto il crepitio dei dollari che hanno trasformato il Mondiale delle nazionali in quello delle multinazionali. Alle quali possa giungere l’umile suggerimento di un consumatore non (ancora) pentito: o vi date una calmata, oppure fra breve anche i borghesi più placidi si scopriranno tifosi di Agnoletto.
di Massimo Gramellini (da La Stampa)
Posted by Peter Kowalsky at 08:56 | Comments (0)
22.06.02
Barbiere
Ascoltata questa mattina dal barbiere:
"Durante il fascismo non potevi parlare, ora puoi parlare ma nessuno ti ascolta".
Posted by Peter Kowalsky at 10:10 | Comments (0)
21.06.02
Non ho parole!
Mai visto giocare così l'Inghilterra.
Sembrava l'Italia...
Ah, Eriksson, cosa hai combinato!
Sconforto, depressione. Era la volta buona per battere per la prima volta il Brasile al mondiale, un Brasile con una difesa debole e un centrocampo così così.
Basta.
Posted by Peter Kowalsky at 18:08 | Comments (0)
19.06.02
Vittimismo
Ancora Italia-Corea.
D'accordo, l'arbitraggio è stato scandaloso.
Ma i giornali (italiani) stanno dando una chiave di lettura non condivisa da molti (basta leggere i vari forum).
In realtà, per Trapattoni è stata una vera fortuna il clamore sugli arbitraggi, perchè gli ha creato un alibi e ha nascosto le vere pecche della nazionale.
La squadra più forte è quella che per mentalità è capace di vincere anche con un arbitraggio contro.
La partita di ieri, al di là dell'arbitraggio:
1) la squadra non ha giocato al massimo e troppi sono stati i gol (facili) sbagliati.
2) Trapattoni si è ostinato a lasciare in campo Vieri, a metà del secondo tempo, quando appariva troppo stanco (ha sbagliato un paio di gol "fatti").
3) Ha tolto Del Piero dando l'idea di voler difendere il risultato.
4) Non ha fatto cambi nei supplementari (Montella, Delvecchio, Montella...), con mezza squadra ormai stremata.
C'è da recriminare sopratutto sulla mentalità della squadra, che purtroppo è sempre la solita.
Per fortuna stavolta si parla degli arbitri, così potranno tornare in Italia tranquilli e farsi le meritate vacanze in attesa dei miliardi del prossimo campionato.
Consoliamoci con Brasile-Inghilterra...
Posted by Peter Kowalsky at 07:08 | Comments (0)
18.06.02
Freddura
Freddura a proposito di Italia-Corea
Fra i deputati di Forza Italia, c'è chi propone una soluzione drastica: "Diamo a Berlusconi anche l'interim al posto di Carraro", dice un deputato azzurro, che trova subito proseliti fra i compagni di partito.
Da la repubblica.it
Posted by Peter Kowalsky at 17:34 | Comments (0)
17.06.02
Il Mondiale è finito!
Il Brasile vince immeritatamente e spiana la strada all'Inghilterra.
Finale Inghilterra-Germania. E' tutto scritto...
Con una difesa così inconsistente, poche idee e tante individualità, il Brasile non potrà che subire l'ordinato (!) spiegamento inglese.
E domani, con buona probabilità, se ne esce anche l'Italia.
Con giocatori che pensano di più a come gli stanno i capelli e un allenatore che non ha come filosofia quella di voler imporre il proprio gioco (il migliore attacco è sicuramente il nostro), l'Italia domani subirà e basta.
E speriamo che finiscano le ore e ore di stronzate sul calcio che la tv propina.
E' tutto scritto: Inghilterra.
Posted by Peter Kowalsky at 15:41 | Comments (0)
16.06.02
Ritorno da Lisbona
Sono da poco passate le nove del mattino. Lisbona è deserta ma all'aeroporto c'è un sacco di gente e molta polizia.
Rischio di perdere l'aereo perchè ci sono i tifosi della nazionale del Portogallo che attendono l'arrivo dei calciatori.
Non posso perdere la scena.
Sono delle forche caudine alle quali uno ad uno i calciatori non possono sottrarsi.
Tutte le TV di Lisbona, fotografi e giornalisti.
Una selva di fischi quasi a tutti i giocatori, lanci di lattine urlando "Portugal, Portugal", clacson.
Qualche calciatore si defila evitando l'uscita principale ma viene inseguito dai reporter.
Anche a Figo servono un paio di poliziotti per guadagnare l'uscita principale.
I portoghesi mi sembravano quieti, ma per il calcio si scaldano.
[Lisbona 1]
Posted by Peter Kowalsky at 18:29 | Comments (0)
09.06.02
Partenza per Lisbona
Partenza per Lisbona.
Niente mondiali di calcio (spero) ma tanto bacalao.
Posted by Peter Kowalsky at 06:59 | Comments (0)
08.06.02
Percezioni esatte
Non si può pretendere dopo sessanta minuti da spettatori di vincere in mezzora nonostante due gol (regolarissimi) annullati.
Tattica sbagliata del Trap. E poi quasi tutti sembrano già spompati. Migliore dell'Italia Vieri, gli altri non entusiasmano.
E' inutile mettere in campo le "bocche da fuoco" (come dice Pizzul) se non si è capaci di imporre il proprio gioco.
Un guardialinee non può fare due cappelle del genere in una partita, per quanto incapace possa essere, non ti viene da pensare che l'abbiano un po' predisposto?
La partita diventa vedibile solo nell'ultima mezz'ora.
Ed ora aspettiamo il capovolgimento dei media: tutti a criticare l'italietta del Trap, anche oltre i suoi demeriti (per fortuna domani parto).
Roberto, ridammi la cassetta di Argentina-Inghilterra!
E comunque, basta partite da Giacos...
Posted by Peter Kowalsky at 13:53 | Comments (0)
Da Giacos, per la Croazia
Da Giacos, per la Croazia.
I giornali di oggi sembrano più cauti.
Strane percezioni?
Posted by Peter Kowalsky at 10:19 | Comments (0)
Alberto Passoni
Scrive Alberto Passoni:
la pagina http://nephelim.blogspot.com/ non va un cazzo e non si può aggiungere nessun commento, i link non funzionano ecc. Un vero disastro.
Pazienza Alberto. Ci vuole pazienza con te.
Posted by Peter Kowalsky at 08:04 | Comments (0)
E' stata vera battaglia
Mi riferisco ad Argentina-Inghilterra (0-1) di ieri.
Vista ieri sera in cassetta (grazie Roberto), è stata l'unica vera partita di questo mondiale.
Alcune considerazioni a freddo.
Innanzitutto i fischi durante l'esecuzione degli inni: bruttissimo.
Sarebbe stato bello vedere i giocatori rompere le righe e mescolarsi: chissà cosa avrebbe pensato il pubblico di inglesi e (poi) argentini che fischiavano.
La partita poi è stata di una correttezza esemplare, nonostante l'agonismo estremo.
L'Inghilterra ha battuto la squadra favorita di questo mondiale, ma non l'ha fatto a modo suo.
Nel secondo tempo ha controllato la partita, qualcuno parla di catenaccio.
Eriksson ha messo grande ordine ma credo abbia snaturato il gioco, della squadra e suo.
Sven dopo le vittorie con il Goteborg passa al Benfica e arriva in Italia proprio per il suo gioco dinamico e moderno.
Dopo più di quindici anni va in Inghilterra e che fa? applica il catenaccio agli Inglesi?
Che sia rimasto troppo in Italia? neanche l'Italia del Trap gioca così attenta in difesa...
Staremo a vedere oggi.
Resta il fatto che l'Argentina è stata battuta (e questo mi spiace tanto per gli argentini), tutte le loro grandi individualità non ci sono e non sembra proprio la squadra favorita.
Scholes, Owen, Beckham invece ci sono. Quest'ultimo invece mi ha colpito perchè sin dalla prima partita non ha mai tirato il piede indietro (rotto da poco), alla faccia degli sponsor e della moglie... Il rigore comunque l'ha calciato malissimo.
Inghilterra avanti, comunque.
Posted by Peter Kowalsky at 07:07 | Comments (0)
06.06.02
Il ponte sullo stretto
"Il ponte sullo stretto di Messina si farà" assicura Berlusconi.
"Oggi è il punto di non ritorno - ha ribadito Lunardi - a questo punto non manca niente".
Caspita! E perchè non una piramide? Verrebbe ricordato meglio...
Provate a sentire cosa ne pensa Giovanni Capillo, che ha appena ultimato la sua casa a Ganzirri, Messina.
Sono sicuro che sarà entusiasta. Anche perchè non ha ancora capito se la torre del ponte gli farà solo ombra o gli porterà via la casa.
Ma con quattro miliardi e mezzo di euro, quante opere più urgenti potevano essere fatte?
Posted by Peter Kowalsky at 19:23 | Comments (0)
04.06.02
Sono le 21.58 in Giappone
Sono le 21.58 in Giappone.
Ormai è chiaro: il mondiale è partito da poco e già non se ne può più!
Il clima di ieri era da finale: tv radio e giornali parlano solo di calcio.
Sembra che l'Italia sia a un passo dalla vittoria finale.
Telegiornali soppressi. Nessuna notizia sulla crisi India-Pakistan, poco o niente sulla legge Bossi-Fini appena votata alla Camera.
Invece, interminabili trasmissioni notturne a disquisire sull'inno non cantato (non è mica un inno di due strofe e poi quando mai siamo stati abituati a cantarlo...), la formazione con la Croazia, la crisi di Del Piero.
Ma su tutto aleggia il fantasma di Baggio...
Piuttosto che la tv, volendo restare in tema calcistico, è meglio leggere "Questa pazza fede" di Tim Parks: digerita la gran profusione di bestemmie, resta abbastanza godibile.
Posted by Peter Kowalsky at 14:58 | Comments (0)
03.06.02
Cossiga
Si sarà davvero dimesso? Non andrà al lavoro oggi? Guarderà la partita?
Potrei dimettermi anch'io oggi, e stare a casa...
Ecuador
Dov'è esattamente? Ha veramente battuto il Brasile alle qualificazioni?
India-Pakistan
Se oggi, diciamo verso le 14, dovessero lanciarsi una testata atomica, in Italia sospenderebbero la partita?
Merli
Perchè rompono tanto le palle al mattino presto?
Posted by Peter Kowalsky at 05:56 | Comments (0)
02.06.02
Premier e Mister
Molti si chiedono che cosa ci aspetta durante i Mondiali, con un presidente del Consiglio che da sempre considera il calcio la galleria del vento in cui provare le soluzioni per la politica, e gli italiani un popolo non da governare ma da allenare: in braghette e maglietta, possibilmente, come si evince dalla memorabile foto che lo ritrae con i rassegnati Letta e Dell'Utri alle Bermuda. La risposta, a suo modo tranquillizzante, è che non ci aspetta niente di più di quanto già ci sia capitato finora.
Cos'altro potrebbe inventarsi uno che disse al Papa: «Santità, lei è come il mio Milan: sempre in trasferta a portare per il mondo un'idea vincente, che è l'idea di Dio»? Uno che si intrufolava negli spogliatoi durante l'intervallo per dire ai giocatori di essere «più ficcanti sulle fasce?». Che licenziò Liedholm perché non lo prendeva abbastanza sul serio («Presidente grande esperto di calcio, lui ha "iocato" in squadra oratorio») e il triste Zaccheroni perché contravveniva alla regola per cui la repubblica berluscona è fondata sul sorriso?
Uno che ha trasformato un urlo da stadio in un partito e non manca mai di rammentare che 'sto Aznar sarà anche bravo, ma non ha mai vinto neppure una Coppa dei Campioni? Ci fosse ancora quel reperto archeologico di Zoff, con le sue impuntature da girotondista, magari avremmo assistito a una revoca in corsa del mandato di commissario tecnico con assunzione inevitabile dell'interim.
Ma è stato proprio Berlusconi, senza volerlo, a propiziarne l'allontanamento dopo la finale europea di due anni fa, contestandogli la mancata marcatura di Zidane con Gattuso, idolo delle nuove generazioni cresciute a telefilm violenti e quindi più sensibili al fascino della forza bruta che a quello dell'estetica. Sulla strada del premier si erge ora Gioan Trapattoni, detto Trap, che è furbo come lui e verso il quale Berlusconi nutre un rispetto che sconfina nella soggezione. Certo, gli ha già detto di badare al «bel giuoco» e di allenare la squadra a tirare i rigori, ma Trap non è D'Alema: se vittoria sarà, non se la lascerà scippare.
Massimo Gramellini, La Stampa
Posted by Peter Kowalsky at 19:54 | Comments (0)
Festa della Repubblica
Inghilterra-Svezia 1-0
Questi mondiali non mi stanno interessando per niente.
Ma c'è poco da fare, quando gioca l'Inghilterra è sempre un divertimento.
Ritmo, velocità, agonismo.
Niente a che vedere con la nostra italietta, senza gioco e personalità, piena di fighetti in cerca di furberie, perennemente circondata dalle polemiche del momento.
Bella partita questa, non me l'aspettavo a questo livello.
La Svezia dei perfettini ha cercato più volte di bloccare il gioco, ma non c'è stato niente da fare.
Eriksson ha veramente sistemato bene la squadra, motivandola e organizzandola più dello sperabile.
Il "piede sapiente" di Beckham fa forse rimpiangere Totti?
E il dribbling di Owens quello di Montella?
Meglio il tic-tac dell'Italietta, no?, le continue simulazioni in cerca del rigore che non c'è (eh, Pippo?), la snervante attesa di un contropiede, le troppe furberie per rubare una rimessa. Questi i titoli di stamattina sui giornali: Trapattoni "Preparo il sacco per l'Equador", Buffon "Non faremo la fine dei Bleus", Doni "Se De La Cruz scappa prendo la mira e gli sparo".
Ma c'è l'Inghilterra, per fortuna, e gioca alla grande.
Campbell segna di testa alla grande e, nonostante il cartellino giallo preso all'inizio, continua ad entrare con lo stesso impeto.
Questo pensavo alla fine del primo tempo.
Poi cambia tutto.
Beckham viene tolto (giustamente). L'Inghilterra scompare, e tutto si capovolge.
La Svezia pareggia e poteva starci anche un rigore per una trattenuta di Ferdinand.
Una sofferenza. Sembra che la squadra non abbia tenuta atletica. Nel secondo tempo la Svezia domina.
Rischiano di vincere.
E venerdì ci sarà Argentina-Inghilterra, la solita battaglia (maglia rossa stavolta?).
Bella la maglia di quest'anno, bianca con banda rossa verticale a sinistra. Da prendere.
P.S.
Prometto che non parlerò più di calcio.
Posted by Peter Kowalsky at 12:34 | Comments (0)
Festa della Repubblica
Chi ci capisce qualcosa dello scandalo delle tangenti INAIL di Potenza?
Cossiga scrive una lettera durissima a Ciampi e poi si dimette da senatore.
Tutto piuttosto strano.
Come è strano il nome del pubblico ministero di Potenza, Henry John Woodcock.
Che sia l'attaccante dell'Inghilterra del 1980? Agli europei di quell'anno Italia-Inghilterra 1-0 (sic!).
[tanto per scaldarci in attesa di Inghilterra-Svezia, tra un'ora]
Posted by Peter Kowalsky at 10:29 | Comments (0)
01.06.02
Blog
Girando tra i vari blog ho trovato questo, decisamente il massimo nel suo genere!
Penso che a qualcuno potrà interessare farvi visita...
Posted by Peter Kowalsky at 16:37 | Comments (0)
1° post
Bene, bene.
1 giugno, si comincia.
Non so proprio perché, visto che il tempo è poco.
Molto poco.
Forse è solo una scusa per perderlo, il tempo.
Allora Passoni sicuramente potrà aiutarmi a perderne ancora di più.
Vedremo in seguito quale sarà lo scopo.
Nothing Personal.
Comunque...
Posted by Peter Kowalsky at 16:10 | Comments (0)